Sebbene lo spazio vuoto sia molto più vuoto di quello che siamo in grado di ricreare nei laboratori, non è ancora completamente vuoto.
Il Sole rilascia un flusso costante di particelle trasportate con il vento solare ed occasionalmente nubi di plasma, ogni qualvolta si verifica un'espulsione di massa coronale. La densità, la velocità e la temperatura di queste particelle, nonché la loro direzione ed intensità dei campi magnetici incorporati, è il difficile ambiente spaziale in cui si devono muovere i nostri esploratori robotici e in cui la sonda della NASA New Horizons ha viaggiato per nove anni.
Un video appena pubblicato dalla NASA, mostra l'ambiente spaziale in direzione di Plutone fino al mese di luglio 2015, quando New Horizons ha eseguito lo storico sorvolo tra il pianeta nano e le sue lune.
Questa mappa dinamica è stata ottenuta con l'utilizzo di modelli meteorologici spaziali e dall'osservazione diretta dei fenomeni che avevano superato la Terra diverso tempo prima.
"La simulazione inizia nel mese di gennaio del 2015 perché le particelle che hanno passato Plutone a luglio 2015 hanno impiegato circa sei mesi di tempo per compiere il viaggio dal Sole", ha detto Dusan Odstrcil, uno scienziato del Goddard Space Flight Center della NASA che ha lavorato al modello.
Il video è una nuova versione di quello rilasciato nel mese di luglio, basato sul modello " Enlil", dal nome del dio sumero del vento, ideato da Dusan Odstricil negli anni '90.
L'estensione di queste simulazioni ai confini del Sistema Solare, normalmente utilizzate per caratterizzare l'ambiente vicino alla Terra, ha contribuito al successo della missione New Horizons perché una migliore comprensione della meteorologia spaziale può aiutare a proteggere i veicoli spaziali dagli effetti dannosi delle radiazioni.