Il CT della Squadra Nazionale, Jacques Brunel, ha tenuto questo pomeriggio una conferenza stampa presso la sede federale dello Stadio Olimpico di Roma in vista del raduno di due giorni in programma nella Capitale da domenica 18 a martedì 20 dicembre, presso il Centro di preparazione olimpica “Giulio Onesti”.
Il Commissario Tecnico ha tracciato un bilancio dei suoi primi mesi di lavoro e delle sue frequenti visite presso le franchigie Rabodirect PRO12, i club di Eccellenza, le Accademie federali, parlato dei giovani convocati in Nazionale per il prossimo raduno di Roma, parlato dell’esordio sulla panchina dell’Italia fissato per il prossimo 4 febbraio a Parigi contro la Francia e della prima volta del Torneo allo Stadio Olimpico di Roma con le sfide ad Inghilterra (sabato 11 febbraio) e Scozia (sabato 17 marzo).
“Per quanto riguarda il Rabodirect PRO12 – ha esordito il CT – credo che per la Nazionale sia importante che le squadre italiane siano competitive in questa competizione. I successi della Benetton sono importanti, è fondamentale che anche gli Aironi ottengano un maggior numero di risultati positivi. Vogliamo collaborare il più possibile con loro per far sì che questo accada”.
“L’Italia che vedremo al prossimo 6 Nazioni – ha detto il CT – non sarà molto diversa da quella che ha disputato il Mondiale e credo sarà lo stesso anche per le altre Nazionali: il tempo a disposizione dopo la Rugby World Cup è poco per apportare stravolgimenti ma, come ho già detto a Bologna in occasione della mia prima conferenza stampa, per quanto ci riguarda cercheremo di proporre un gioco maggiormente equilibrato tra avanti e trequarti. Il pack italiano resta un punto di forza importante, dobbiamo dare maggior peso anche al gioco della linea arretrata”.
“Il ruolo di mediano d’apertura rappresenta di certo un aspetto importante su cui dobbiamo concentrarci. E’ un ruolo difficile, di grande responsabilità, dove la capacità di prendere la decisione giusta è fondamentale. Io ho avuto il privilegio nella mia carriera di allenare Dan Carter, il numero dieci più completo del panorama internazionale, posso dire che un grande numero dieci deve essere in grado, su quaranta scelte di gioco possibili nel corso di una partita, di fare la scelta giusta per la squadra trentacinque volte” ha spiegato il tecnico transalpino.
“Non ho ancora parlato del capitanato della Nazionale: se Parisse avrà ancora voglia di farlo, resterà lo skipper della Nazionale”.