Videogiochi – Japan Love: Recensione di Touhou Project (serie)

Creato il 16 luglio 2013 da Molipier @pier78
Macbeth vedi altri articoli 16 luglio 2013 18:30

Benvenuti hardcore gamers alla sfida della vostra vita! Inizio così questo articolo dato che probabilmente questa serie interesserà soprattutto a chi è disposto a sputare sangue pur di raggiungere un obiettivo, nel più puro spirito nipponico. Stiamo parlando di una serie per PC-98 e Windows che conta ad oggi ben 14 episodi ed una schiera di fan accaniti: Touhou Project (東方Project).

Touhou Project – Difficile? No! Impossibile!

La serie di cui parliamo oggi è un classico esempio di Shoot’em-up a scorrimento verticale la cui storia parte dal lontano 1996, anno in cui il malefico ideatore di questo gioco (il giapponese ZUN)  ha deciso di omaggiarci con una sfida ai limiti delle possibilità umane: Touhou è un danmaku-shooter (dal giapponese “danmaku” = proiettili) in cui la sfida principale è appunto lo schivare nugoli di proiettili  che i nostri nemici sparano verso di noi….e quando dico “nugoli” di proiettili intendo vere e proprie tempeste di colpi che lasciano circa il 2/3% dello schermo disponibile per evitare la morte, che avviene al primo tocco di un qualunque proiettile. Ad aggiungere difficoltà (come se ce ne fosse bisogno ) il nostro ZUN ha inserito varie feature che bloccano contenuti speciali, livelli aggiuntivi ecc. se vengono perse vite o non si raggiunge un determinato punteggio.

Lolite sparatutto

La trama (ben curata) è pressapoco questa: una regione del Giappone chiamata Gensokyo presenta un alto livello di attività spiritica e presenza di creature non umane (gli Youkai). Per questo motivo nel 1885 una sacerdotessa dotata di enormi poteri divini si occupa di “separare” questa regione dal mondo degli umani usando un potente incantesimo. Mentre il mondo umano progredisce nella tecnologia, a Gensokyo tutto è rimasto invariato e gli Youkai che tentano di scappare vengono contenuti all’interno della barriera dalla giovane sacerdotessa Reimu Hakurei (protagonista del gioco insieme alla maga Marisa Kirisame). Il character design è buono e rappresenta in modo soddisfacente le giovanissime protagoniste in abiti lolita-style, stereotipo tanto caro ai nostri amici del Sol Levante.

Posso farlo!

Vi starete chiedendo “Perchè dovremmo giocare e divertirci con un prodotto creato appositamente per essere semi-impossibile? Sarà di certo frustrante!”….il bello è proprio questo: non è così. La genialità che ZUN ha dimostrato in questo progetto sta appunto nel fatto che, nonostante la difficoltà che raggiunge picchi simili ai vecchi titoli della serie Megaman/Rockman o persino più alti, esiste un ampio margine di miglioramento raggiungibile con l’allenamento: man mano che giocherete vi accorgerete che è possibile uscire vivi da situazioni che prima sembravano impossibili, con una conseguente sensazione di “potenza” certamente piacevole. Non è facile trovare giochi che diano sensazioni simili, soprattutto al giorno d’oggi con l’abbassamento sistematico della difficoltà in moltissimi titoli per garantirne l’accesso ad un’utenza più ampia.

Considerazioni finali

Touhou Project non è certamente alla portata di tutti dato il suo tremendo livello di difficoltà, che punisce ogni errore senza pietà. Tuttavia se vi piace l’idea di imbarcarvi in una sfida diversa, una sfida che possa spingervi ai massimi livelli di concentrazione, Touhou Project è una scelta da considerare. Lo stile retrò del gioco rende semplicissimo imparare i rudimenti del gioco, il resto è allenamento!

 

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