Breve servizio di Sestaretesull'incontro ospitato dal Teatro Musco di Catania dedicato al ''lato oscuro'' del calcio raccontato dal punto di vista dello show business e delle logiche di mercato, oggetto del libro "Gol di Rapina"(qui dettagli) di Pippo Russo, giornalista e professore di sociologia presso l'Università degli Studi di Firenze e collaboratore di Supporters in Campo, l’iniziativa promossa da tifosi e gruppi di tifosi italiani che propongono modelli sostenibili di proprietà e gestione delle società sportive, con l’obiettivo di preservare la loro esistenza, attraverso la partecipazione dei supporters nei processi decisionali e nella proprietà delle società sportive.
Il lato oscuro del calcio raccontato dal punto di vista dello show business e delle logiche di mercato: è questo il tema dell'incontro ospitato dal Teatro Musco di Catania durante il quale lo scrittore Pippo Russo ha proposto una riflessione critica sul mondo del calcio odierno, prendendo avvio dalle vicende di inchiesta raccolte nel suo libro intitolato "Gol di Rapina".
Il giornalista Nino Milazzo ha introdotto il dibattito, durante il quale sono intervenuti il giornalista Andrea Lodato, in qualità di coordinatore dei servizi sportivi, Filippo Solarino, storico del Calcio Catania; il giudice Santino Mirabella e Tino Vittorio, studioso di storia internazionale contemporanea e docente presso l’Università degli Studi di Catania.
Pippo Russo sottolinea quanto l’aspetto propriamente agonistico del calcio sia stato sostituito, a partire dagli anni Novanta, dalle sempre più pressanti logiche del business per renderlo una collaudata macchina da soldi, in situazioni spesso ai limiti della legalità.
L'oggetto del dibattito è incentrato sui contenuti del testo di Pippo Russo: finanziamenti di dubbia provenienza, sedi legali presso paradisi fiscali; riciclaggio di denaro; compravendite di giocatori regolate da interessi di varia natura e da attori economico-finanziari che spesso hanno poco a che fare con il mondo del calcio stesso.