Viene prima l’uovo o la gallina?

Creato il 25 aprile 2012 da Lavostraprof

Nella sua immensa saggezza, come vi dissi tempo fa, la scuola italiana, nella persona di qualche alto dirigente sparso per il mondo, si è accorta che Bacon aveva bisogno di qualche aiuto in più. Dice uno dei lettori: perché, l’AltoSparso Dirigente ha conosciuto Mister Eggs e ne è rimasto inorridito?
No, calma. È solo che l’AltoSparso improvvisamente, dopo tre anni di scuola media, a pochi mesi dalla fine delle sue fatiche scolastiche, ha deciso che Bacon non gliela poteva fa’, con soltanto cinque ore di sostegno. Onde per cui, dice AltoSparso al nostro Dirigente (detto Capo):
Vi do altre ore di sostegno per Bacon, da aggiungere a quelle già così utilmente utilizzate da Mister Eggs.
Da qui si capisce che l’AltoSparso non conosce, non conobbe, ma meriterebbe di conoscere, intimamente, il suddetto Mister Eggs.
Fatto sta che improvvisamente, oltre alle cinque ore di sostegno di Eggs, ci troviamo con tre ore di sostegno in più. Per Bacon. Le ore della prof. Gallina (un nome una garanzia).
La prof. Gallina, contrariamente alla prof. Polletta, è grande e grossa. Ride, sorride. Porta maglioncini fatti a mano dalla sua mamma, che non ha seguito attentamente la crescita della figlia. La prof. Gallina era maestra, come Marina.
Ora capirete che, avendovi citato nel giro di cinque righe Polletta e Marina e Mister Eggs, ne ricaviamo che la prof. Gallina potrebbe risultare problematica.
In realtà, no: per esempio, non arriva tanto in ritardo, solo un po’. La scena è questa: torna Bacon, con il suo astuccino in mano, dopo essere stato in giro per la scuola con Mister Eggs, su e giù dalle scale, dentro e fuori dalle fotocopie, vicino e lontano dalla sala professori, ovunque, men che da qualche parte a imparare qualcosa di utile. Si siede, bacon, e si dispone ad ascoltare. Dopo otto, nove minuti (mai meno di otto, mai più di dieci), voi avete sistemato Bacon con delle schede individualizzate e personalizzate, siete riuscite a spiegargli che cosa deve fare, ma si apre una fessura tra la porta e lo stipite, appare un occhietto che ammicca e si sente una voce che dice: scusa, eh, ma ero nell’altra classe e Ciccino mi ha fatto disperare, non sono riuscita a venire via prima.
Bacon alza lo sguardo al cielo, riprende il suo astuccino e il suo quaderno e esce strascicando i piedi. La Gallina non gli piace. Mister Eggs invece sì, adesso sì. Siccome mister Eggs lo porta a prendere il cappuccino e fa delle gran discussioni sul calcio, ora gli piace. Gli piace meno quando cerca di insegnargli la formazione e l’evoluzione del sistema solare e la dispersione degli oggetti della fascia di Kuiper, ma non si può avere tutto dalla vita, giusto? Così Bacon si accontenta.
E anche quando non è contento, esce con la Gallina.
La Gallina, intesa come collega, ci ha subito chiesto come fare con Bacon. Allora io e la collega di matematica abbiamo mostrato tutti i lavori, le frasi, il metodo globale, le parole che Bacon ha imparato e quelle che doveva ancora imparare.
Lei ha detto sì sì e poi è uscita.
E ha lavorato. Con Bacon. Dettandogli tante belle frasi.
E qui, uno che conosce Bacon, chiede: opperbacco, perché? Bacon sa scrivere?
E qui, io rispondo: no, non sa scrivere. Sa soltanto leggere un po’ di parole.
E qui quello di prima fa: e allora come fa a scrivere?
È quello che ho chiesto anch’io a Bacon. Gli ho detto:
oh, Bacon, ma come fai a scrivere sul tuo quaderno che “in classe abbiamo parlato dell’antisemitismo nei progetti del partito nazionalsocialista”?
E lui mi ha fatto un gesto circolare con il dito, vicino all’orecchio e ha mormorato: gallina.
Che poi era: Gallina.
Cioè, dopo cinque minuti di circolarità (sua) e di eh?, cosa?, come? (miei), ho appreso che Gallina continua a ripetere per un’ora frasi o parole come sopra, e poi rallenta e poi detta lettera per lettera, e poi scrive: bravo, Bacon!, in fondo alla pagina.
Così che ora Bacon ha un quaderno dove c’è scritto “antisemitismo” (a-enne-ti-i-esse-e-emme-ti-i-esse-emme-o) e non riesce più a leggere la liste della spesa, perché dove c’è scritto “latte”, ormai è tornato, come tre anni fa, a leggere “elle-a-ti-ti-e”.
E quando gli scrivete la domanda: hai comprato il latte?
lui legge: hai comprato il elleatitie?
e vi guarda e vi fa: prof, ‘os’è: elleatitie?
E voi gli dite: non so, chiedilo alla prof. Gallina.
E lui alza gli occhi al cielo e scuote la testa.



Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Tutti vogliamo ossitocina!

    L'ossitocina è un ormone prodotto dall'ipotalamo e secreto dalla neuroipofisi, una struttura anatomica della grandezza di un fagiolo, posta alla base... Leggere il seguito

    Il 22 giugno 2015 da   Stefano Borzumato
    DIARIO PERSONALE, SOCIETÀ, TALENTI
  • Eccoti, sei qui…

    Eccoti: sei qui, sei tornata; sei di nuovo  fra le pagine dentro le righe, fra le parole che lanci tutto intorno nell’attesa che qualcuno le colga. Leggere il seguito

    Il 14 giugno 2015 da   Nuvolesparsetraledita
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • A stecchetto? Anche no!

    Una volta feci la dieta a zona.Me la propose Paparotto Gigiotto, perché ero talmente un'integralista dell'alimentazione, che metterla in regola con un... Leggere il seguito

    Il 10 giugno 2015 da   Patalice
    DIARIO PERSONALE, PER LEI, TALENTI
  • Incantevoli Contorni – e si ritorna a camminare –

    Evviva! Proprio quel che si può definire una vera passeggiata. Finalmente! La prima dopo tanto tempo e, per farla ho scelto la campagna. 4 km di natura che si... Leggere il seguito

    Il 10 giugno 2015 da   Topinapigmy
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Quattro giugno

    Sei nato il quattro giugno, un giorno lunghissimo dopo una gravidanza lunghissima. Non sapevo dire ancora la parola mamma riferita a me. Leggere il seguito

    Il 08 giugno 2015 da   Silvia
    DIARIO PERSONALE, TALENTI
  • Dolcetti alle carote - Ricetta Vegetariana

    Ingredienti:400 grammi di carote grattugiate molto fini120 ml. di latte scremato2 cucchiai di mandorle affettate2 cucchiai di pistacchi tritati1 cucchiaino di... Leggere il seguito

    Il 04 giugno 2015 da   Cristina Aloisi
    DIARIO PERSONALE, TALENTI