Sto continuando a viaggiare con Martin e Veronica, i due ragazzi di Praga, abbiamo gli stessi ritmi sono simpatici e qualche volta abbiamo diviso la stanza quando non abbiamo trovato soluzioni economiche. Anche lui è un architetto e come me ama la fotografia, lei una hostess e mi ha già promesso che mi procurerà voli scontatissimi sulle rotte della sua compagnia aerea. Non ho incontrato altri italiani da queste parti oltre che Federico, ormai una costante del mio viaggio, in quattro mesi ci siamo incontrati quasi per caso in tre paesi diversi, Malesia, Thailandia e Vietnam.Ho capito che in Vietnam il motore principale sono le donne, lavorano più degli uomini che invece riempiono i caffè a qualsiasi ora bevendo e giocando a carte o a dama cinese, le donne sono più sorridenti e cordiali, parlano inglese e gesticono la maggior parte delle attività, per molti uomini l'attività preferita è affittare i motorini ai turisti e l'unica parola che sanno dire è: "motorbike?", alcuni si fanno crescere le unghie di una mano in maniera spropositata proprio a dimostrare che non fanno alcun lavoro. Una ragazza mi ha insegnato un gioco a carte diffusissimo (credo sia l'unico che conoscono) ed è diventata la costante dei dopocena con i ragazzi. Per la maggior parte del tempo il cielo è grigio ma fa caldo, Hoi An la città che mi è piaciuta di più, le case tradizionali ci sono ancora, è ricca di templi, siti interessanti e abbastanza tranquilla, ho trovato inoltre un vero ristorante indiano che mi ha dato un ulteriore conferma che è il cibo che amo in assoluto.Sono curioso di vedere le spiaggie Vietnamite ma sia Nha Trang che Mui Ne mi deludono, la prima una lunghissima spiaggiona con gli alberghi alle spalle, le onde sono altissime il cielo è grigio niente bagno, a Mui Ne troviamo il sole, qui la spiaggia è meno urbana ma piena di mega resort costosi e turisti russi, per strada cartelli in cirillico ovunque, sembra il classico posto preparato ad accogliere il turismo di massa. Riesco a fare il bagno, anche qui le onde sono altissime, è divertente.Il delta del Mekong è un altro luogo interessante, le città sono estese e non c'è soluzione di continuità tra un posto e l'altro, il rapporto con l'acqua è costante. Il caldo umido alcuni giorni è insopportabile e questa è la stagione "fresca". Ci fermiamo a Can Tho e Chau Doc (proseguirò da solo verso Ben Tre) facciamo un giro per i canali e mi accorgo che oltre alle abitazioni sulla terra ferma c'è un'altra città semigalleggiante, sulle palafitte ai bordi dei fiumi, baracche precarie e gente che vive nelle imbarcazioni, mercati fluttuanti e case sull'acqua che sono anche allevamenti di pesci. I bambini ci salutano urlando a squarciagola mentre attraversiamo i canali che sono sempre più stretti ed intricati, mi sembra di stare sulla scena di un film di Rambo, la vegetazione è pazzesca gli alberi spuntano dall'acqua, le palme quasi toccano le nostre teste, frutti tropicali ovunque. Ho deciso di trascorre solo una notte a Saigon, mi sto preparando per la mia prossima destinazione, doveva essere il giappone ma per ovvi motivi ho deciso di cambiare rotta, domani parto per le Filippine!!! prima tappa Palawan island.
Vietnam centro e sud - Huè, Hoi An, Nha Trang, Mui Ne, Mekong Delta
Creato il 04 aprile 2011 da FylterSto continuando a viaggiare con Martin e Veronica, i due ragazzi di Praga, abbiamo gli stessi ritmi sono simpatici e qualche volta abbiamo diviso la stanza quando non abbiamo trovato soluzioni economiche. Anche lui è un architetto e come me ama la fotografia, lei una hostess e mi ha già promesso che mi procurerà voli scontatissimi sulle rotte della sua compagnia aerea. Non ho incontrato altri italiani da queste parti oltre che Federico, ormai una costante del mio viaggio, in quattro mesi ci siamo incontrati quasi per caso in tre paesi diversi, Malesia, Thailandia e Vietnam.Ho capito che in Vietnam il motore principale sono le donne, lavorano più degli uomini che invece riempiono i caffè a qualsiasi ora bevendo e giocando a carte o a dama cinese, le donne sono più sorridenti e cordiali, parlano inglese e gesticono la maggior parte delle attività, per molti uomini l'attività preferita è affittare i motorini ai turisti e l'unica parola che sanno dire è: "motorbike?", alcuni si fanno crescere le unghie di una mano in maniera spropositata proprio a dimostrare che non fanno alcun lavoro. Una ragazza mi ha insegnato un gioco a carte diffusissimo (credo sia l'unico che conoscono) ed è diventata la costante dei dopocena con i ragazzi. Per la maggior parte del tempo il cielo è grigio ma fa caldo, Hoi An la città che mi è piaciuta di più, le case tradizionali ci sono ancora, è ricca di templi, siti interessanti e abbastanza tranquilla, ho trovato inoltre un vero ristorante indiano che mi ha dato un ulteriore conferma che è il cibo che amo in assoluto.Sono curioso di vedere le spiaggie Vietnamite ma sia Nha Trang che Mui Ne mi deludono, la prima una lunghissima spiaggiona con gli alberghi alle spalle, le onde sono altissime il cielo è grigio niente bagno, a Mui Ne troviamo il sole, qui la spiaggia è meno urbana ma piena di mega resort costosi e turisti russi, per strada cartelli in cirillico ovunque, sembra il classico posto preparato ad accogliere il turismo di massa. Riesco a fare il bagno, anche qui le onde sono altissime, è divertente.Il delta del Mekong è un altro luogo interessante, le città sono estese e non c'è soluzione di continuità tra un posto e l'altro, il rapporto con l'acqua è costante. Il caldo umido alcuni giorni è insopportabile e questa è la stagione "fresca". Ci fermiamo a Can Tho e Chau Doc (proseguirò da solo verso Ben Tre) facciamo un giro per i canali e mi accorgo che oltre alle abitazioni sulla terra ferma c'è un'altra città semigalleggiante, sulle palafitte ai bordi dei fiumi, baracche precarie e gente che vive nelle imbarcazioni, mercati fluttuanti e case sull'acqua che sono anche allevamenti di pesci. I bambini ci salutano urlando a squarciagola mentre attraversiamo i canali che sono sempre più stretti ed intricati, mi sembra di stare sulla scena di un film di Rambo, la vegetazione è pazzesca gli alberi spuntano dall'acqua, le palme quasi toccano le nostre teste, frutti tropicali ovunque. Ho deciso di trascorre solo una notte a Saigon, mi sto preparando per la mia prossima destinazione, doveva essere il giappone ma per ovvi motivi ho deciso di cambiare rotta, domani parto per le Filippine!!! prima tappa Palawan island.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Tripindex: il costo di un viaggio di tre giorni in 40 città del mondo
Secondo il TripIndex Cities, lo studio annuale di comparazione prezzi di TripAdvisor, Hanoi è la destinazione più economica al mondo per un city break. Leggere il seguito
Il 23 giugno 2015 da Viaggiarenews
VIAGGI -
I miei Praghesi mi comprendono - Mozart a Praga
Grandissimo, eccelso, geniale come forse nessun altro musicista, ma dal punto di vista dei soldi Mozart non ha mai avuto vita facile e alla fine del 1786 sta... Leggere il seguito
Il 19 giugno 2015 da Dede Leoncedis
CULTURA, VIAGGI -
Volete vivere una vacanza da sogno indimenticabile per questa estate 2015?
Trips Tips Primo sole, primo bagno al mare: l’effetto più logico, che più logico non si può! Così com’è anche vero che estate fa rima con vacanze… e voi, cari... Leggere il seguito
Il 19 giugno 2015 da Polifra
VIAGGI -
Vacanze estate 2015
Voyage Privé è il più importante Club europeo di vendite private online specializzato in vacanze di alta gamma. Alla base del suo successo c’è la garanzia per... Leggere il seguito
Il 18 giugno 2015 da Viaggiarenews
VIAGGI -
Liebster Award 2015 – Edizione Speciale
Non conoscevo questa “cosa” e sono contenta di averla conosciuta! Ringrazio Mara Liceri di MyLifeOnTheRoad perché conoscere sempre di più vuol dire imparare... Leggere il seguito
Il 15 giugno 2015 da Catia D'Antoni
DIARIO PERSONALE, VIAGGI -
Vietnam. I pensieri sospesi.
[Questo post è stato scritto mesi fa, su precisa richiesta. Mi sono sempre detta che non l'avrei mai pubblicato, perchè è quanto di più triste e intimo che si... Leggere il seguito
Il 15 giugno 2015 da Paola Annoni
VIAGGI