...Era il 29 marzo del 1973 e gli esportatori di democrazia avevano preso una delle botte più sonore della storia. Le ultime truppe americane impegnate in Vietnam, abbandonavano Saigon. Circa due mesi prima era stato raggiunto l'accordo di pace e iniziato il ritiro delle truppe USA, la guerra in realtà finirà due anni dopo con la caduta di Saigon e la definitiva sconfitta del governo fantoccio del Vietnam del Sud. La guerra del Vietnam rappresenterà un salto epocale, militare, politico e sociale a livello globale. Un popolo non ricco che viveva nella giungla era riuscito a sconfiggere la prima potenza militare del mondo dopo aver però già sconfitto l'esercito colonialista francese. I movimenti che erano nati nei campus universitari nei primi anni 60, erano diventati dei movimenti pacifisti e disobbedienti. Sempre più numerosi erano i giovani che si rifiutavano di indossare la divisa e di andare quindi a combattere in Vietnam affrontando il carcere o l'esilio in Canada. Gli americani scoprirono il dolore del rientro dei soldati caduti e il dramma della droga, ampliamente tollerata per motivare alla battaglia le truppe. Carneficine, il Napalm, i massacri di villaggi di civili come quello di My Lay non riuscirà a lavare alcuna coscienza di chi quella guerra volle o appoggiò. Grande fu anche la solidarietà nei confronti di quel popolo da parte del movimento dei lavoratori di tutto il mondo. Da Genova la nave Australe porta gli aiuti umanitari che i lavoratori italiani hanno raccolto per aiutare il popolo vietnamita. E' Luciano Sossai il portuale che farà da ponte tra lavoratori italiani e popolo vietnamita.
Molta letteratura, filmografia e musica ci riportano a quel periodo e a quella guerra. Forse sarebbe opportuno spolverare la memoria di quegli anni. Loris
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