L'aliquota della cedolare secca sarà infatti del 10% fino al 2017, per poi aumentare del 15% ma sempre inferiore rispetto a quella del 21% nel caso in cui il contratto sia a canone libero.
Il guadagno in questo caso si vedrà nel tempo, perché pur percependo un reddito lordo inferiore, il proprietario otterrà una rendita netta annuale pari, oppure maggiore, della rendita che otterrebbe con il contratto a canone libero.
L'obiettivo è dare una scossa al mercato immobiliare, incentivando la presenza di abitazioni sul mercato a prezzi calmierati, che andrà a vantaggio delle classi meno abbienti da un lato, e di coloro che, avendo un po di denaro da parte, vorranno investire sull'acquisto di strutture da destinare alla locazione con canone concordato.
Il Comune di Vigevano sarà chiamato inoltre a verificare la possibilità di rettificare le aliquote IMU per poter incentivare la stipula del nuovo contratto.
di Lara Morano