VIGEVANO. "Non propongo e non
voglio cose eccezionali, mi basterebbe la normalità".
Bagno di folla ieri pomeriggio
a Vigevano per Matteo Salvini tornato in piazza Ducale per mantenere la
promessa fatta al sindaco Andrea Sala qualora fosse stato riconfermato sindaco.
E con il sindaco Sala ieri c’erano in piazza il vicesindaco Andrea Ceffa e
l'assessore Valeria Fabris, insieme con il consigliere regionale Angelo Ciocca,
il capogruppo al Senato GianMarco Centinaio e l'ex senatore Roberto Mura.
Puntuale, e anzi con qualche minuto di anticipo, il leader leghista ha fatto il
pieno di applausi parlando a un pubblico interattivo che ascoltava con
entusiasmo.
Legge Fornero, clandestini, lavoro e disoccupazione giovanile, sono stati i
temi affrontati dal segretario Nazionale del Carroccio "La mia pazienza si
sta esaurendo - ha esclamato a un certo punto - in questa piazza non ci sono
razzisti e anzi, se c'è una critica che vi devo fare è quella di avere avuto
troppa pazienza".
Salvini ha attaccato con convinzione lo Stato accusandolo di voler svilire
l'identità del popolo italiano con demagogia, buonismo e sentimentalismo privo
di fondamenta.
"Un cittadino italiano che non arriva alla fine del mese e che chiede
aiuto, non ha gli stessi diritti di un clandestino che viene alloggiato in un
hotel a cinque stelle, questo non è assolutamente normale e se qualcuno prova a
farlo notare viene accusato di razzismo".
Tra applausi e grida di
approvazione, il comizio è durato oltre un'ora senza mai far registrare cali d’attenzione
da parte dei presenti: "Non chiedo e non propongo grandi cose, mi
basterebbe la normalità. Non è accettabile che un governo abbia come priorità i
matrimoni gay quando i problemi sono altri. Quando noi torneremo al governo, ci
occuperemo delle famiglie con bambini e che hanno difficoltà a pagare l'asilo
nido, imiteremo il modello francese". In Francia, infatti, lo Stato
provvede alle rette per la scuola d'infanzia in soccorso alle famiglie in
difficoltà.
Nell'attacco al governo Renzi, Salvini non mostra indulgenza neanche per i suoi
"simili" di centrodestra: "Berlusconi dice che ci vogliono
manager e professionisti al governo; ma lassa sta’! abbiamo avuto l'esperienza
di Monti. In una amministrazione comunale c'è bisogno di gente semplice che
parli ai reali bisogni delle persone. Non è normale che un clandestino venga
ospitato in un hotel a cinque stelle e che un mio cittadino, che per essere
caduto in disgrazia dorme in un garage, non abbia aiuti dal suo comune".
Coerenza e determinazione, anche se questo significa andare avanti da soli,
l'ha ribadito più volte il leader leghista durante la serata. "Siamo
aperti alla collaborazione con tutti, purché gli ideali vengano difesi con
coerenza".
Una venatura polemica nei
confronti di Forza Italia, pur non negando l'apertura al dialogo con le altre
forze di centrodestra, Matteo Salvini l'ha rimarcata in due occasioni: la
manifestazione dell'8 novembre, che vede i due partiti scendere in due piazze
italiane diverse, e il tanto chiacchierato accordo tra Forza Italia e Nuovo
Centro destra per l'eventuale candidatura dell'ex ministro Maurizio Lupi a
sindaco di Milano:"La Destra non può presentare uno che fino a ieri ha
lavorato con Renzi come sindaco di Milano, è un controsenso".
E rispetto
alla posizione espressa dall'onorevole Mariastella Gelmini che sostiene Lupi,
Salvini ci ha risposto con un sorriso e con un “... auguri!”.
di Lara Morano