Deve ancora attendere qualche tempo la città ducale per vedere realizzarsi il sogno meneghino e ritornare sotto l'ala di Milano, una vocazione che Sala definisce di carattere identitario e che argomenta sottoponendo i presenti in aula a una dettagliata ricostruzione storica
"Vigevano non c'entra nulla con Pavia -ha dichiarato il primo cittadino, la storia ce lo insegna, e lo provano anche i fatti attuali, oggi ero presso la sede di ANAS Lombardia dove è stato fatto un grande passo in avanti per la superstrada Vigevano Milano Malpensa. Sei sindaci su otto sono favorevoli al tracciato, la pratica ora riprende l'iter al Ministero".
Presenti al confronto, le associazioni di Categoria del territorio che hanno esposto le proprie rimostranze rimproverando sia La Provincia di Pavia che Regione Lombardia di non averle tenute in considerazione "prima di questa decisione storica per Vigevano, la politica deve ascoltare le forze produttive", ha dichiarato Alberto Cazzani, presidente di Confindustria di Pavia, ed ha sottolineato ulteriormente la posizione di Vigevano in quanto dodicesimo comune lombardo, secondo nell'attuale Provincia di Pavia e quarto se entrasse nella città metropolitana.
"Vigevano non è un semplice comune spostabile da una parte all'altra di una linea di confine -ha continuato Cazzani - Piazza Ducale e il Castello Sforzesco sono due gioielli artistico architettonici di respiro internazionale. La bellezza naturalistica del Parco del Ticino è la conferma concreta di quanto si legge nel pgt del 2010 per cui Vigevano è una 'città della campagna', poiché è inserita in un contesto rurale di elevato pregio ambientale. E in ultimo ovviamente aggiungo la potenzialità industriale riconosciuta e futura di questa città".
Si unisce al coro delle rimostranze la consigliera pentastellata Iolanda Nanni che chiede al sindaco Sala se ha intenzione di fare un referendum e di dare ai cittadini la possibilità di esprimere il loro punto di vista.
il presidente Stefano Carugo
"Ho vinto Vigevano per la seconda volta con questo percorso inserito nel programma elettorale -ha risposto Sala - solo la Lista civica dal nome "Verso Milano" ha ottenuto il 16%".Il presidente Carugo ha sottolineato inoltre che il referendum non è necessario in quanto la richiesta di Vigevano, da un punto di vista tecnico ha seguito il regolare percorso istituzionale in linea con l'articolo 133 della Costituzione.
"Nel pieno rispetto delle istituzioni, mi rimetto alla decisione della commissione - ha concluso Sala -ma la nostra è un'esigenza di carattere identitario".
La richiesta dovrà adesso essere portata in Senato, alla camera e poi essere nuovamente sottoposta alla verifica della Commissione.
di Lara Morano