Ispirandosi alla francese organizzazione Association des vin naturel, qualche giorno fa circa 40 produttori provenienti da differenti regioni hanno sottoscritto una lettera di intenti, un protocollo anche per difendersi dai produttori Bio a livello industriale che rischiano, in nome del business di accettare qualsiasi compromesso che si discosterebbe dalla loro visione e dalla loro etica. Secondo i vignaioli naturali, oggi sempre più associati e consociati, il vino è una risorsa alimentare corroborante e salutare come è stata conosciuta nei secoli e non prodotto costruito ad hoc, alterato e corretto sistematicamente in virtù delle regole di mercato. L'agricoltura deve essere biologica o biodinamica e anche autocertificata: sono disponibili a qualsiasi tipo di analisi che accerti i contenuti di fitofarmaci e solforosa. Le fermentazioni devono essere spontanee senza aggiunte di lieviti e batteri, senza aggiunta di coadiuvanti in nessuna fase di vinificazione, maturazione e affinamento e senza ulteriori trattamenti invasivi come osmosi inverse, pastorizzazioni, criovinificazioni. Questo in sintesi il contenuto del protocollo. Il Bio libero: è stato Oscar Farinetti a coniare questa espressione. Il prodotto deve essere autodisciplinato dai produttori stessi, liberi dalle normative europee e soprattutto dei costi per sostenere gli enti certificatori.http://vinialsupermercato.blogspot.com/feeds/posts/default
Vignaioli naturali, superato il regolamento Europeo 203/2012: ecco il protocollo dei vini "liberi e bio"
Creato il 01 marzo 2016 da Vinialsupermercato.it @davide_bortoneIspirandosi alla francese organizzazione Association des vin naturel, qualche giorno fa circa 40 produttori provenienti da differenti regioni hanno sottoscritto una lettera di intenti, un protocollo anche per difendersi dai produttori Bio a livello industriale che rischiano, in nome del business di accettare qualsiasi compromesso che si discosterebbe dalla loro visione e dalla loro etica. Secondo i vignaioli naturali, oggi sempre più associati e consociati, il vino è una risorsa alimentare corroborante e salutare come è stata conosciuta nei secoli e non prodotto costruito ad hoc, alterato e corretto sistematicamente in virtù delle regole di mercato. L'agricoltura deve essere biologica o biodinamica e anche autocertificata: sono disponibili a qualsiasi tipo di analisi che accerti i contenuti di fitofarmaci e solforosa. Le fermentazioni devono essere spontanee senza aggiunte di lieviti e batteri, senza aggiunta di coadiuvanti in nessuna fase di vinificazione, maturazione e affinamento e senza ulteriori trattamenti invasivi come osmosi inverse, pastorizzazioni, criovinificazioni. Questo in sintesi il contenuto del protocollo. Il Bio libero: è stato Oscar Farinetti a coniare questa espressione. Il prodotto deve essere autodisciplinato dai produttori stessi, liberi dalle normative europee e soprattutto dei costi per sostenere gli enti certificatori.http://vinialsupermercato.blogspot.com/feeds/posts/default
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