Si tratta di cavilli burocratici e tecnici che, come spesso accade in Italia, mettono a rischio un intero progetto, in questo caso da 300 mila euro e che non si sarebbe limitato solo al prossimo Natale. L’idea era infatti quella di ridare vita alla piazza per l’intero anno, incrementando il turismo ed abbattendo il degrado grazie a mercatini, eventi e la valorizzazione dei prodotti tipici. Ma sembra ormai troppo tardi, come ha fatto notare Biagio Vanacore: “Il verbale ci è stato consegnato venerdì sera, quindi tutto è stato rinviato alla riconvocazione della conferenza dei servizi, ma è chiaro che i tempi si sono fatti troppo stretti. In dieci giorni non si possono chiudere i contratti e senza certezze non possiamo muoverci.”
A quanto pare a creare intoppi ci sarebbero anche dissidi con Grandi stazioni, la società che ha realizzato l’attuale Piazza Garibaldi che, secondo indiscrezioni, vorrebbe rientrare dell’investimento.
È partita così una corsa contro il tempo per cercare di salvare il progetto e per il momento l’ipotesi più plausibile sembra essere quella di farlo partire per Pasqua realizzando comunque, per il momento, almeno l’evento natalizio. “Il nostro obiettivo – ha affermato Panini – è di fare una piazza polifunzionale all’insegna del turismo e del commercio. L’ancora è stata levata, ora speriamo che siano issate le vele.“