Intanto analizziamole in senso generale.
L'eroeè il protagonista maschile della storia, che compie azioni fondamentali per il proseguimento e la fine della vicenda. Naturalmente se è un romanzo poliziesco sarà colui che cerca e scopre il colpevole, se è d'avventura sarà il personaggio che vive attivamente l'avventura e che la affronta coraggiosamente, se è una storia d'amore sarà colui che porta l'amata verso il lieto fine.
Per descrivere il villainvi riporterò la definizione che ne da Santa Wikipedia, che come sempre esprime le cose in maniera semplice ma esaustiva.
"È la sua natura intrinsecamente, indomabilmente malvagia che distingue il cattivo dal semplice antagonista, cioè dal personaggio che si oppone all'eroe, ma che per qualche motivo non risulta del tutto odioso e che anzi può pentirsi, essere redento o diventare un buono nel finale. Il cattivo si distingue anche dall'antieroe, un personaggio che viola la legge o le convenzioni sociali stabilite, ma che nonostante questo ha la simpatia del pubblico, risultando dunque il vero eroe della storia.Malgrado sia il destinatario dell'odio del pubblico, il cattivo è un meccanismo narrativo quasi inevitabile e, quasi più dell'eroe, un elemento cruciale sul quale poggia la trama."Esempi di villain famosi sono: Joker, antagonista di Batman; Frollo del Notre Dame de Paris; il Conte Dracula; Crudelia De Mon; Dorian Grey; Don Rodrigo e l'Innominato dei Promessi Sposi.
Ora che abbiamo riportato alla mente le due figure, vediamo come le usa Jane nei suoi romanzi.
Una semplice domanda: perché le eroine austeniane spesso vanno a finire con il più "noioso"?
Spesso infatti, ma non sempre, il personaggio maschile affascinante, bello e interessante non è l'eroe ma il villain. Non so se vi siete mai poste questa domanda, ma desidero comunque parlarne insieme a voi. Facciamo qualche esempio per capire meglio.
- In Emma, la protagonista sposa Mr Kinghtley anziché Mr Churchill.
- Marianne, il caso più eclatante, finisce con il Colonnello Brandon invece che l'affascinante John Willoughby.
- Elizabeth di Orgoglio e Pregiudizio, alla fine viene conquistata da Darcy e non da Wickham.
Non che io tifassi per Churchill, Willoughby o Wickham, ci mancherebbe altro. Ma è interessante capire che cosa ha portato Jane a far finire così queste storie. Intanto è importante capire che la questione non è il reale fascino, le vere qualità che poi dimostrano i personaggi nel corso della storia, perché Jane farà emergere poi le belle caratteristiche e anche il fascino di Kinghtley, Darcy e a suo modo di Brandon ( anche se meno)
Il problema da capire è perché Jane rimarca il fascino e la bellezza e la spigliatezza dei primi tre e poi faccia diventare eroi gli altri.
Qui emerge la forte moralità di Jane, dovuta all'epoca ma anche all'educazione religiosa datale dal reverendo Austen. Tramite questi tre romanzi vuole far comprendere alle sue lettrici che il villain, il cattivo diciamo, può sembrare ad occhi inesperti ( quali sono quelli del lettore prima che conosca a fondo il personaggio) interessante, misterioso e addirittura irresistibile...ma del quale poi approfondendone la conoscenza si scoprono le viltà.
L'eroe invece, pur avendo un fascino meno evidente e meno immediato, a lungo andare dimostra una nobiltà d'animo profonda, della quale ogni donna ( e quindi anche l'eroina) fa bene ad innamorarsi. La stabilità e la bontà sono da preferirsi al fascino scapestrato e addirittura demonico.
La protagonista fa quindi un percorso di crescita e di maturazione, attraverso il quale comprende l'importanza di avere accanto un uomo sensibile e dai forti valori morali piuttosto che un incostante giovincello pronto ad abbandonarle alla prima occasione propizia.
EMMA
PRIDE AND PREJUDICE
Elizabeth viene inizialmente colpita da Wickham, questo ufficiale affascinante e un po' Don Giovanni, che ci sa fare con le donne. E sempre all'inizio proverà profonda antipatia per Darcy, che invece esordisce con un atteggiamento altezzoso e antipatico. La situazione nel corso della storia si ribalta e la protagonista è costretta ad ammettere di aver completamente sbagliato nel giudicare entrambi. Verrà a sapere perché Wickham era tanto capace nel trattare con le ragazze, e si innamorerà di Darcy, il quale farà uscire le sue splendide qualità. Non che Darcy sia senza difetti, tutt'altro, il romanzo si basa proprio sui difetti principale dei due protagonisti.
SENSE AND SENSIBILITY
Spero che questo piccolo approfondimento/analisi sia stata comprensibile e interessante.
Aspetto i vostri commenti per sapere cosa ne pensate.
Con affetto,Irene