Inoltre sebbene si sia stata molto criticata la scelta del procuratore della Repubblica di Castrovillari Franco Giacomantonio, Domenica Ruggiano, spiega il procuratore ’ era ricoverata in ospedale, condizione questa incompatibile con il regime carcerario; la stessa confessione della Ruggiano aveva bisogno di ulteriori riscontri, tanto che la donna è stata riascoltata una seconda volta. Non c’erano pericoli di fuga. Così dopo le ulteriori verifiche si e’ proceduto con la custodia cautelare”.
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Inoltre durante la sua confessione la Ruggiano ha parlato del “ microcosmo familiare in cui regnava un clima di tensione; la stessa che ha portato alla tragedia”. Poi ha approfondito il procuratore, ”Il caso – non è chiuso. Le motivazioni addotte dalla Ruggiano per uccidere la figlia sarebbero in parte incompatibili e impalpabili e necessitano di approfondimenti. La donna ha detto più di una cosa. In un primo momento ha parlato di sette sataniche e della possibilità che la ragazza fosse coinvolta in fatti di questo genere. Poi ha detto che non voleva che la figlia soffrisse così come aveva fatto lei nell’ambito familiare. E poi ha sostenuto che non approvava la relazione sentimentale che la giovane aveva instaurato con un ragazzo. Motivazioni che non giustificano un fatto così grave”.
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