La vita io l’ho castigata vivendola: Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi. Ora la mia giornata non è più che uno sterile avvicendarsi di rovinose abitudini e vorrei evadere dal nero cerchio. Quando all’alba mi riduco, un estro mi piglia, una smania di non dormire. E sogno partenze assurde, liberazioni impossibili. Oimè. Tutto il mio chiuso e cocente rimorso altro sfogo non ha fuor che il sonno, se viene. Invano, invano lotto per possedere i giorni che mi travolgono rumorosi. Io annego nel tempo.
La vita io l’ho castigata vivendola: Fin dove il cuore mi resse arditamente mi spinsi. Ora la mia giornata non è più che uno sterile avvicendarsi di rovinose abitudini e vorrei evadere dal nero cerchio. Quando all’alba mi riduco, un estro mi piglia, una smania di non dormire. E sogno partenze assurde, liberazioni impossibili. Oimè. Tutto il mio chiuso e cocente rimorso altro sfogo non ha fuor che il sonno, se viene. Invano, invano lotto per possedere i giorni che mi travolgono rumorosi. Io annego nel tempo.