Se sapessi scrivere o sapessi anche solo esprimere i pensieri come li sa esternare Vincenzo Mollica sarei fiera di me stessa. Un paroliere, un cronista, a volte un filosofo. Purtroppo, delle sue doti non ne possiedo neanche una (...ahimé!), ma condivido una passione, quella per il cinema.Un semplice amante del film e della canzone d'autore, del fumetto, così raffinato ma che sa raccogliere i pensieri in modo semplice, e semplicemente li sa raccontare. Fedele da anni alla pagina dello spettacolo, Vincenzo Mollica ha collaborato a redazioni prestigiose che lo hanno fatto conoscere ed apprezzare proprio per quello stile pulito ed amico che piace al suo pubblico. Dall'Occhio nel '79, al Tg1 nell'80, alla realizzazione di fortunate trasmissioni televisive come Taratatà o Per fare mezzanotte, fino alla sua opera migliore, la rubrica DoReCiakGulp, che condensa una vita passata ad amare l'arte del cinema e dello spettacolo (oltre che della musica, della lettura e del disegno).
E così questa rubrica del Tg1, dal 1998 offre uno spazio sapiente per chi cerca un'informazione sana e libera o per chi semplicemente vuole ficcare il naso per sapere cosa si muove tra le quinte. Bella la pagina “Mollica istantanee” che dal 2011 riunisce il suo pubblico su Facebook. Ed é un pubblico numeroso ed affezionato. L'idea di nominare la pagina con la definizione “istantanee” é legata all'incidente che segnò un momento della sua vita, momento dal quale ricorda eventi e fatti come se fossero istantanee, appunto, nella sua mente (come lui stesso scrive nelle annotazioni del sito mollica.rai).
Ascoltare una recensione di Mollica é come ritrovarsi a cena con un vecchio amico, senza formalità né schemi stabiliti.Vederlo intervistare celebri personaggi è come osservare un momento di vita privata, assistere ad un'amichevole conversazione, anche da semplici uditori.Di lui si può affermare con tranquillità che ancora (per fortuna) tra gli addetti ai lavori, in un mare di saccenti, c'é chi parla di Cinema perché per prima cosa, oltre che conoscerlo, lo ama.
"Nelle pieghe del banale si nasconde l'animale"(Vincenzo Mollica, in Annotazioni www.mollica.rai.it)