Chi è in quattro parole Andrea Terenzi?
Beh….se dovessi rispondere con la solita frase di circostanza che si utilizza in questi casi, dovrei dirti che naturalmente sono la persona meno indicata per rispondere a questa domanda, ma voglio provarci lo stesso in due parole.
Sono un ragazzo (?) di quarant’anni, felicemente sposato e padre di due adorabili bimbi di 5 e 10 anni. La mia vita oggi è davvero pregna di significato e benedico ogni giorno che Dio manda sulla terra. Ma non è stato sempre così.
La mia infanzia e la mia dolescenza sono state piuttosto burrascose e segnate dalla sofferenza (se desideri leggere alcuni particolari della mia storia puoi andare sul mio blog all’indirizzo http://www.iltuobenessere.it/chi-sono-3/) sino al giorno in cui incontrai una signora indiana che si rivelò essere la mia salvatrice. Grazie a Lei (H.H. Shri Mataji Nirmala Devi, questo è il suo nome) ed ai suoi insegnamenti iniziai un percorso di ricerca interiore che mi ha portato ad essere ciò che oggi sono, ossia una persona integrata e aperta alla vita.
La sua presenza e le sue parole mi hanno reso quell’”artista” che anche Thoreau , nella sua immensa saggezza e amore per la Verità, definisce come “l’artista più degno di ammirazione, colui che pratica l’arte più alta, ossia incidere sulla qualità della propria vita”. La meditazione è stata la mia ancora di salvezza, il mio porto sicuro nel quale rifugiarmi nei momenti di burrasca ed infine la costante della mia esistenza (sono cambiate le fidanzate, i lavori, le auto possedute, le amicizie, ma lei mai!!).
Alla base di tutto ciò, però, deve esserci una forte motivazione ed un forte desiderio di svelare la Realtà che soggiace alla realtà. Nel mio caso, sin da adolescente ero giunto alla conclusione che, per sfuggire al labirinto di contraddizioni nel quale viviamo, occorreva una via completamente nuova, diversa da tutto ciò che avevamo conosciuto o seguito fino a quel momento (la religione, la morale, l’educazione scolastica).
Era ciò che io chiamavo “Il Sentiero”, qualcosa che ancora non conoscevo ma che sapevo esistere. Tuttavia, non avrei saputo dire dove questa via nuova, o perduta, cominciasse. Già allora avevo riconosciuto come un fatto innegabile che, al di là della sottile pellicola di falsa realtà, esisteva un’altra realtà, dalla quale, per una qualche ragione, qualcosa ci separava. Io dovevo colmare questa frattura, dovevo rimarginare la ferita.
Il cammino che hai fatto è alla portata di tutti?
Ovviamente! Sono una persona comune, come tutti quanti, senza qualità o peculiarità da fare gridare al miracolo e quindi sì, il cammino dell’autoconoscenza e della Realizzazione del Sè è un’esperienza accessibile a tutti quanti.
Ecco…forse sai quali sono quelle particolari doti che possono fare la differenza tra il semplice curioso e chi invece si definisce un vero ricercatore della Verità?
Sicuramente la costanza e la determinazione (oserei dire quasi ostinazione). Senza ne’ luna e ne’ l’altra non credo che sarei riuscito a conquistare quel minimo di equilibrio e “leggerezza” che oggi mi sento di affermare (sempre sottovoce eh!) di aver raggiunto. Sono state le due “compagne” di viaggio più importanti e determinanti, perchè senza di loro avrei gettato la spugna in più di un’occasione e avrei dato retta al mio ego che naturalmente lottava contro ogni tentativo di uscire dalla melma in cui ero sprofondato sino al collo. Invece no, anche nei momenti più difficili mi hanno guidato dritto per la strada maestra, senza sviare per sentieri impervi e scarsamente battuti.
La tua domanda mi viene posta molto spesso, sia nei corsi di meditazione che tengo, sia tra le mie amicizie ed ogni volta rispondo molto semplicemente che meditare è uno stato proprio dell’essere umano, uno stato di cui ormai nella nostra tradizione si è perso il senso e la pratica, ma che, anche da recenti studi di neuroscienze, si è appurato che non è nulla di indotto o artificioso. Potrei girarti la domanda chiedendoti: E’ alla portata di tutti respirare?
Parliamo di qualcosa che colpisce la maggioranza delle persone: lo stress. Come possiamo affrontarlo? O ancora meglio come possiamo prevenirlo?
Questa tua domanda mi suggerisce alla mente un’immagine piuttosto divertente che vidi tempo fa’ in rete. Il poster raffigurava il guru indiano Swami Satchitananda con tanto di barba bianca e veste arancione in equilibrio su una tavola da surf sulle onde dell’oceano, la didascalia recitava:”Se non potete arginare le onde, imparate il surf!”. Ecco, questo mi pare il più azzeccato consiglio a chi si trova a vivere preda di una sindrome da stress.
Nelle nostre esistenze vi sono cose su cui abbiamo scarso, o nessun, controllo: è un dato di fatto ineludibile. Ci sono situazioni sulle quali non possiamo intervenire e forze sotto le quali dobbiamo ineluttabilmente soccombere (ad esempio la morte) ed il non potere far nulla affinchè tali accadimenti non si verifichino ci rende stressati ed ansiosi.
Fa’ parte della natura umana, è intrinseco alla natura umana stessa, lo stress fa’ parte della vita di noi esseri mortali. Stablito ciò (ossia individuate le onde) non è detto che ci si debba far travolgere (quindi impariamo il surf!). In un ebook che sto ultimando, incentrato sull’argomento di cui stiamo trattando, ho condensato tutti i miei studi in materia ed affrontato lo stress da vari punti di vista. Ho inserito consigli, trucchi pratici, riportato ed analizzato casi di studio presenti soltanto su libri specialistici universitari, attinto alla mia esperienza ultraventennale in materia, e spiegato come, non soltanto è possibile non soccombere allo stress, ma come superare e soprattutto prevenire quella che ho definito la nuova peste del secolo in corso e di quello appena trascorso.
Un assaggio di questo ebook potete scaricarlo liberamente a questo link: http://www.vincilostress.com/
Esiste una ricetta antistress uguale per tutti o forse dobbiamo imparare a conoscere meglio noi stessi in modo da applicare i diversi consigli nel modo più appropriato?
Istintivamente diffido sempre da “ricette” o soluzioni da applicare (tipo copia/incolla) in modo indiscriminato alle masse o nel nostro caso alla totalità di persone che soffrono di una determinata afflizione.
Prediligo una visione olistica dell’essere umano e aborro la concezione meccanicistica e, passami il termine, vivisezionale che certa medicina occidentale ha dell’uomo. Detto ciò, mi sento anche di affermare che un approccio non esclude l’altro ed entrambi devono concorrere al medesimo scopo. Nel senso, ci sono tecniche, consigli e strategie che se messe in pratica possono arrecare beneficio universalmente a chiunque (mi vengono in mente certe tecniche di rilassamento, la meditazione) poi c’è tutto un lavoro da fare su se stessi e dal quale non si può prescindere.
Alla fine della giostra, il miglior maestro che potremmo incontrare è già dentro di noi, nessuno meglio di te stesso conosce e può indagare i punti deboli, le mancanze, i nervi scoperti, che ti rendono vulnerabile e preda di ansia e stress. C’è tutto un lavoro di prevenzione che sarebbe molto utile fare:nelle scuole (lo stress in età adolescenziale è un fenomeno esageratamente sottostimato) nei luoghi di lavoro, nei luoghi di socialità e che porterebbe a frutti insperati, ma si sa….la nostra società è sorda a qualsiasi monito di saggezza e moderazione tutta protesa com’è alla creazione di falsi miti e al materialismo sfrenato.
Come possiamo in modo semplice e alla portata di tutti iniziare a conoscere noi stessi? Cosa si cela dietro queste parole ultimamente ripetute da sempre più persone?
Si, in effetti hai ragione. Negli ultimi decenni tantissime parole sono state spese sull’argomento, per non parlare dell’avvento della rete che ha aumentato in modo esponenziale le voci (autorevoli o meno) che si sono buttate nel business della “Ricerca di Sè”. Ovviamente quello della ricerca di un significato per le nostre esistenze non è materia trattata soltanto ai giorni nostri, il monito inciso sull’ingresso del tempio di Delfi (gnōthi seautón – Conosci Te Stesso) e risalente a 2500 anni fa’ sta lì a testimoniarlo.
Diciamo che oggi il bisogno di un’immersione dentro di noi alla ricerca della nostra essenza si è fatto via via sempre più pressante a causa degli stili di vita che ci troviamo a condurre, stili di vita sempre più depersonalizzzanti che si comportano come dei veri e propri vampiri, succhiandoci via energia, emozioni, tempo per noi stessi ed i nostri cari.
Mi chiedi come sia possibile, in modo semplice (ma attenzione, non facile) conoscere noi stessi. Direi che il primo passo è senz’altro una presa di coscienza che ci permetta di realizzare che nella direzione nella quale l’umanita, pare, si sia avviata non troverà ciò che cerca. Una presa di coscienza che ci faccia sobbalzare – non dico svegliare, sarebbe troppo – e ci consenta di aprire gli occhi per un attimo durante il sonno collettivo che stiamo vivendo.
Questa è la “conditio sine qua non”, ossia il punto di partenza, dalla quale può prendere le mosse un cammino di ricerca interiore. Da questo Starting Point partono innumerevoli strade, alcune sono agevoli altre più tortuose ma portano ugualmente alla meta, talaltre sono totalmente fuorvianti e dannose alla nostra integrità sia fisica che mentale, sta al nostro discernimento imboccare quella giusta (diffidate sempre da chi vi promette scorciatoie, tagli di percorso e furbate simili).
Con i consigli che fornisco nel mio blog, nel mio piccolo, ho la presunzione di mettere a disposizione uno strumento atto a questo, ossia fungere da una sorta di guida nei territori dell’inesplorato e in ottemperanza a ciò suggerire soltanto consigli pratici e condividere esperienze vissute in primis sulla mia pelle. Nel mio piccolo “ashram” virtuale avranno spazio soltanto Maestri degni di tal nome:le loro parole, i loro insegnamenti, la loro illuminazione ci guideranno lungo un percorso che condivideremo insieme.
Dai un consiglio finale importante per migliorare la propria vita!
Per quanto ti è possibile, sii presente a te stesso!
Grazie Andrea, hai detto molte cose importanti in questa intervista che saranno di sicuro aiuto per tutti coloro che la leggeranno! Ricordo ancora che potete trovare Andrea sul suo blog iltuobenessere.it
E tu? Hai già dato una svolta alla tua vita? Hai già pensato di prendere in mano le redini del gioco? Se vuoi condividi con noi la tua storia, le tue sensazioni qui sotto nei commenti!
Auguro a tutti come sempre una splendida giornata
a presto
Amos B.