Si è conclusa il 19 ottobre 2014 a mezzanotte la possibilità di partecipare al Contest Letterario di poesia “Cielo” promosso da noi di Oubliette Magazine e dall’autore Rosario Tomarchio.
Oggi, vi presentiamo i tre vincitori del contest che riceveranno a casa una copia della nuova silloge poetica “Cielo”, edita per la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “Trasfigurazioni” in collaborazione con Oubliette Magazine.
Tutte le opere partecipanti possono essere lette cliccando QUI.
FINALISTI
Patrizia Camilleri con “Padre”
Fabio Recchia con “Giochi di luce”
Anna Catanzaro con “A mio padre”
Rita Stanzione con “Tu poggi il capo e sempre”
Emanuela Di Caprio con “I bambini di Gaza”
Daniela Giorgini con “È li per me”
Angelo Cosentino con “Corsi d’acqua sono le dita tue”
Enrico Scano con “Vorrei piangere questa malinconia”
Gaetano Cuffari con “Domani”
Gianfranco Corona con “Guardando il cielo”
Giuseppe Carta con “Armonia”
Filomena Innone con “Profumo di speranza”
Silvio Aloisi con “L’Aquila”
Domenico Di Stefano con “Vorrei …”
VINCITORI
Fabio Recchia con “Giochi di luce”
“Giochi di luce
rimbalzano fra le bianche nuvole
e dolce
il risveglio del mattino.
Nel silenzio che avvolge le bianche cime
solo il rumore di un battito d’ali
infrange l’aria
e alto nel cielo si libra un aquilone.
Il mio pensiero,
legato a quel filo,
trascina più in alto la mia voglia di essere
e un sentimento d’amore pervade il mio corpo
per chi nei miei sogni
è sempre presente
e sfuma al mattino nei giochi di luce.”
Emanuela Di Caprio con “I bambini di Gaza”
“Il dolore dei bambini
strappato a tradimento
da immagini rubate
e divulgate come scalpi
e le lacrime, lacrime vere
su visini attoniti,
mostrate impudiche al mondo,
parlano di guerre bestiali
dove all’improvviso
l’arma toglie la vita
e chi resta
vede l’orrore.
I bambini di Gaza
sono piccoli fiori,
donati dal cielo,
quel cielo che ora
distribuisce morte.
Anime candide
sprovviste e indifese
piangono i compagni
stranite e vuote,
gli occhi vagano
senza risposte,
piccoli respiri sbigottiti
abituati alle sicurezze
della vita normale
improvvisamente
bersagli dell’orrore.
Chi ha ragione o chi ha torto
questo non è il loro mondo,
vorrebbero solo correre sui prati,
e ridere di essere nati,
cos’è quel pauroso rombo…
che copre il cielo di fuoco?
Gridano le anime atterrite,
ma nulla ferma il ribrezzo,
quello che era nato
semplice bambino
bisognoso di amore,
non v’è più.
Per sempre saranno segnate
le loro menti, il terrore
sarà loro compagno
per lunghi anni,
anche nel silenzio.”
Gianfranco Corona con “Guardando il cielo”
“È come se la notte scegliesse me,
con un sorriso
e l’intensità forte delle stelle,
come se volesse riavvicinarmi
al linguaggio impercettibile del buio.
È una scossa che divora
l’eccitata luce sopra l’onda.
È l’estate che si apre
alle ballate sulla spiaggia,
alla poesia del mare.
È l’ebbrezza che muove i sensi,
come il ruggito strano
della mia rabbia
che s’innalza lungo il muro.
Non ritrovo la dolcezza
c’è solo una ferita che arde
come insonnia
quando frantuma armonie di sogni.
È l’ora
mi aggancio guardando il cielo
all’incespicare che influenza le illusioni.
Le finestre della stanza
sono come un mistero stretto nella mente.
Sussurro …
A volte mi abbandono senza silenzio
nemmeno il vento ritrova il mio spirito.”
I vincitori saranno contattati via email per l’invio del premio.
Complimenti ai vincitori, finalisti e partecipanti!
Per pubblicare con Rupe Mutevole Edizioni invia un’e-mail (info@rupemutevole.it) alla redazione inviando il tuo inedito, se vuoi pubblicare nella collana “Trasfigurazioni” con la collaborazione di Oubliette Magazine invia ad: alessia.mocci@hotmail.it
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