Si è conclusa il 2 luglio a mezzanotte la possibilità di partecipare al Contest Letterario di poesia e prosa gratuito “Amare oltre l’Oceano” promosso da noi di Oubliette Magazine e dall’autore Domenico Galluzzi.
Oggi, vi presentiamo i vincitori della gara che riceveranno a casa una copia del romanzo di Domenico Galluzzi, un italiano che vive all’estero e più precisamente a Santo Domingo.
Tutte le opere partecipanti possono essere lette cliccando QUI.
FINALISTI
Sezione A, racconto breve
“La notizia” di Domizia Moramarco
“Oltre l’infinito” di Valentina Gelsomina
“Message in a bottle” di Tania Scavolini
“Il figlio della luna” di Roberta De Tomi
“Puntualità” di Lodovico Ferrari
Senza titolo di Giuseppe Carta
Senza titolo di Saula Astesano
Sezione B, poesia
“La bambina e il lungo stradone” di Alberto Diamanti
“Lo scoglio sul mare” di Bruno Sportelli
“La notte parla” di Oliviero Angelo Fuina
“Un sasso nel lago” di Fabio Recchia
“Sarà forse quel tempo” di Stefano Peressini
“Migranti notturni” di Luciana Raggi
“Musiche lontane” di Giovanni Monopoli
VINCITORI
“Oltre l’infinito” di Valentina Gelsomina
Mi trovo qui, in solitudine con l’oceano.
Guardo avanti, chiudo gli occhi e respiro…
Respiro profondamente la sua immensità.
L’ immensità che per un sogno astratto divora
un qualsiasi cosa. Divora un’onda, per esempi,
Che può essere grande come l’amore che proviamo
attraverso l’insegnamento della vita; onde che hanno
Il movimento del cuore che commuovono, costituiscono
tempeste e non danno risposte sagge ma solo imprevedibili.
Perché in una sola parola possiamo nascondere tutto o niente,
oltre l’amore di un oceano.
“Il figlio della luna” di Roberta De Tomi
Era lontana. La madre senza braccia, che non era mai riuscito a cullarlo. Si era trovato, bambino, sulla spiaggia, a guardare quella creatura dal volto mutevole, ora d’argento, ora sorriso irrorato da una luce sanguigna. Il tempo era passato, freddo termometro con cui aveva misurato le fasi della sua crescita; ora, il ragazzo, quasi uomo, misurava la distanza nell’assenza dell’abbraccio in cui avrebbe voluto sciogliersi. Si mosse verso l’oceano per l’immersione. Era freddo, come il suo cuore e, mano a mano che avanzava, ne percepiva la profonda immensità. Il figlio della luna, con i capelli d’argento e i piedi in movimento, non si sarebbe lasciato fermare dalle acque. Avrebbe abbracciato finalmente la genitrice, beandosi di quel calore negato da sempre, e l’oceano l’avrebbe cullato con le sue onde carezzevoli, alimento per la sua stanchezza. Il giovane si abbandonò al sonno, tra i flutti che lo sommersero, per poi sospingerlo in alto, verso il cielo, verso la madre, senza braccia, ma, finalmente vicina.
“La bambina e il lungo stradone” di Alberto Diamanti
(la storia dell’amore di una mamma per una figlia nello scenario dell’Olocausto della seconda guerra mondiale)
“Mamma, mammina… perché tu non vedi
che io sono stanca ? Mi fan male i piedi…
Da ore noi stiam camminando quaggiù
in questo stradone… che non finisce più”!
“Amor della mamma… amor mia piccina,
tienimi forte con la tua manina…
tra poco saremo noi tutti arrivati
laddove il destino e Dio ci han chiamati”!
La bimba guardò la mamma sua, fiduciosa,
mentre scendeva una lacrima rosa
nel bel volto che fu, ormai sofferente,
di madre che sa… di madre cosciente…
che sa di dover esser lei la piú forte.
Mentre porta sua figlia alla morte.
“Lo scoglio sul mare” di Bruno Sportelli
Su quello scoglio dove vedi sorgere il sole
aspetterò.
Aspetterò su quello scoglio scolpito dalle maree
il tuo risveglio.
Aspetterò che i raggi del sole
diano inizio al nuovo giorno
per innamorarmi sempre più di te.
Seduto su quello scoglio accoglierò
i nuovi colori che dalla tua acqua
nasceranno sempre unici.
E parlerò al mondo del tuo amore.
La passione mi porterà a regalarti
i miei pensieri che come baci
lascerò al tuo immenso.
E inventerai emozioni del tuo vivere
a me che con occhi di bambino
guarderò il tuo andare fluttuoso.
Estasiato seguirò l’energia delle tue correnti
che incontrano il mio sguardo
assorto da mille esigenze fino
al cuore d’innamorato che nel petto porto.
Mi bagnerò nel tuo mondo per
ricordare al mio di purificare l’anima mia.
Che bello
quando le onde correndo lasciano scie bianche
mai uguali e sempre diverse.
Onde che disegnano forme riflettenti
in questa immensa acqua dai colori limpidi e caldi.
E sembra uno scherzo del fato quando mi accorgo
che sono identici alla forma dei miei capelli e sono felice.
Su quello scoglio dove osservo la tua grandezza
le onde inventano schizzi alti fino a toccare il mio viso
donandomi la tua gioia di vita.
L’onda diventa più grande quando senti
la tristezza nel cuore bagnandomi copiosamente
per cancellar i cattivi pensieri.
Oh dolce mare
in questi momenti ti amo ancor più e
accettando l’invito ad amarti nuoto
senza tempo in quel senso di libertà che mi doni.
E su quello scoglio dove vedi sorgere il sole
aspetterò anche la notte per sussurrare parole d’amore.
Dirò alla luna di illuminare le tue maree
lasciando la purezza dell’anima mia a sigillo
dell’amore che per te provo.
I vincitori saranno contattati via email per l’invio del premio.
Complimenti ai vincitori, finalisti e partecipanti!
Info
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