Si è conclusa il 13 febbraio 2015 a mezzanotte la possibilità di partecipare al Contest Letterario di poesia “Emma. Alle porte della solitudine” promosso da noi di Oubliette Magazine e dall’autrice Giovanna Fracassi.
Una competizione a suon di parole e versi che ha visto più di 100 partecipanti nella sezione A (short story) e nella sezione B (poesia). La giuria (Alessia Mocci, Giovanna Fracassi, Rebecca Mais, Irene Gianeselli, Cristina Biolcati, Daniela Montanari e Katia Debora Melis) ha decretato i 14 finalisti, resi noti qualche giorno fa sulla Pagina Fan di Facebook di Oubliette Magazine.
Oggi, vi presentiamo i quattro vincitori del contest che riceveranno a casa una copia del libro “Emma. Alle porte della solitudine”, edito per la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “Trasfigurazioni” in collaborazione con Oubliette Magazine.
Tutte le opere partecipanti possono essere lette cliccando QUI.
FINALISTI
SEZIONE A
Grazia Eletta Cormaci con “L’amore mai nato”
Francesca Dono con “Metropoli-tana”
Monia Minucci con “C’è solo ombra”
i-sola-solitaria con “Pensieri di foglia (acero rosso)”
Marinella Rosin Beltramini con “Non sono una ladra”
Marisa Amadio con “L’ictus”
Maria Allo con “Frammento”
SEZIONE B
Sandra Ludovici con “Opalescenze”
Gabriella Pison con “Vento di solitudine”
Giancarlo Stoccoro con “Quanta alba dentro un parco”
Hebe Munoz con “Comunque io sia”
Antonello Meazza con “Fumo”
Giada Rossi con “Sguardi che si inghiottiscono”
Maria Rosa Oneto con “Soltanto la Morte”
VINCITORI
Grazia Eletta Cormaci con “L’amore mai nato”
Di storie drammatiche, Giulia aveva riempito la sua vita. Di uomini sbagliati, anche. fin da bambina si era ritrovata a fare i conti con la realtà di sofferenze dovute ai continui maltrattamenti da parte di sua madre. Giulia non si ribellava, non poteva, quando sua madre la tirava dai capelli e la rinchiudeva per ore nello stanzino al buio, come non si era mai ribellata ai maltrattamenti e agli abusi dei suoi continui uomini sbagliati. E fu così, nella solitudine della sua disperazione che lei cominciò a immaginare mondi fantastici, a vedere le cose, al contrario di come andassero nella realtà. Per questo, infine, si allontanò del tutto con la mente da quello che era il suo mondo fatto di mostri e streghe cattive: sempre di più, e forse, anche per questa ragione arrivò a perdersi dentro un mare di paure, a volte fino a giungere a pensare, che forse sarebbe stato meglio non essere venuta al mondo. A volte, invece, riusciva a provare un profondo sentimento di vero ma incomunicabile amore verso il suo aguzzino, ma che comunque non serviva a cambiare il corso della sua vita. Ormai era circondata da ottuso silenzio, dove l’amore esisteva solo nelle favole e, la sottile indifferenza, teneva separata la mente dal corpo per non sentire dolore. Le frasi di sua madre, dei suoi compagni, spesso pronunciate apposta per ferirla, l’avevano prostrata a tal punto, da far sentire lei una cosa sbagliata, inutile.
Giulia continuava a sperare in silenzio, muovendosi senza far rumore nella sua stanza, un orizzonte somigliante a un grande grembo materno, ma che non riusciva a proteggerla. Ma nonostante tutto, e nonostante la sua solitudine, Giulia credeva ancora, che ci fosse una speranza per cambiare le cose.
Francesca Dono con “Metropoli-tana”
Ed anche quella sera Milano era una marcia dietro la ferraglia dei tram. Un budello intasato che restringeva la gola secca . Si strinse alla borsa, come se questa avesse carne e sangue , essenziale in tutto quel contorno grigio – ghiaccio. Accese la sigaretta fumando cento domande senza risposte .
Avrebbe voluto un po’ di vento se si fosse strofinato accanto, dentro la giacca verde di velluto, invece di sgomitare storpiato al di là del muro; vicino alla vecchia stazione dove i treni fischiano ma non sai mai se vanno o tornano.
Forse avranno una meta – pensò – mentre gli anelli di fumo si aggrappavano alle ciglia, una destinazione invisibile, visibile, divisibile dal posto, dal mondo, da qualsiasi cosa che si può lasciare indietro.
Filò liscio, dietro la luna scongelata che sciabolava un altro schiaffo d’inferno sul suo bavero alzato, proprio lì , tra le guglie del Duomo sfumate a metà.
Vi combatterò domani, maledizione!
Uomini, dei, demoni ed alieni, come l’ultimo dei Mohicani – disse-
Oltre, la lamiera di un taxi svuotava le scarpe bucate sull’ombra già lasciata al marciapiede, come ogni volta.
Sandra Ludovici con “Opalescenze”
Un rossore di papaveri
accende la sera,
futuro alle spalle
senza passato,
plumbea canzone
di un coro sballato
a ronzare in testa,
a ritmo gitano.
Un triste bagliore
regala il mesto sorriso,
timore che affligge
e penetra l’anima,
il sogno glabro
d’un amore stracciato
bisbiglia all’anima
da un grigio tormento.
Il pensiero turbato
alberga nella mente,
calamità contorta
sempre attaccata addosso,
alla vita spalmata di nebbia
che si finge di vivere,
furia inginocchiata
in mollezze d’ombra.
La luce fluisce
in onde di vento,
affiora nel giorno
d’allacciata sventura
lasciando sgomento di sé
e opalescenze di fiamma,
un coro sommesso
d’ingordo incanto.
Le languenti carezze
d’avvolgente amore
inebriano una passione
ambrata di carne,
un profumo d’onda
di sguardi diletti
nel fosco inverno
del cuore spiaggiato.
Antonello Meazza con “Fumo”
Le fotografie
i balconi vuoti
le mani in mezzo
i fiumi di incenso
le minigonne
che non avevamo mai visto
dal vivo
i nostri primi evviva
con il trenino
il meccano
le cerbottane
e gli aeroplani
le figurine e i fumetti
tutto quel fumo
sopra di noi
che stavamo soltanto crescendo
muti…
E i nostri fratelli grandi
le nostre sorelle più grandi ancora
i capelli lunghi
le labbra strette
i marciapiedi bagnati
le sirene
e sempre quel fumo
sopra di loro
che stavano soltanto cercando
di esserci…
E i nostri babbi seri
le nostre mamme più serie ancora
le barbe colte
i rossetti solo rossi
le camicie bianche
e le borsette vuote
le sigarette finite appena accese
e ancora quel fumo
sopra di loro
che stavano soltanto cercando
di non sapere.
I vincitori saranno contattati via email per l’invio del premio.
Complimenti ai vincitori, finalisti e partecipanti!
I nuovi Contest sono online nella Categoria Concorsi del Magazine.
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