Difficilmente ho trovato del vinile messo male, la qualità di ogni disco (vinile e copertina) è sempre più che buona e dal punto di vista economico li ritengo onesti e non esosi. Alla Crash Records ho avuto la possibilità, se lo ritenevo necessario, d’ascoltare quello che avevo intenzione di comprare e di controllarlo. Inoltre qualche volta sono stato consigliato sull’acquisto e non ho mai incontrato quella supponenza tipica di certi negozianti di musica. Insomma un luogo veramente bello e semplice per un appassionato di musica, dove passare un po’ di tempo in tranquillità cercando quello che manca alla propria collezione di musica.
Per me, dopo tanti anni, resta sempre un piacere andarci.
Personalmente la decisione di comprare un album usato non è solo un gesto di decrescita, una scelta ambientalista o un modo per ribellarmi alla cultura del consumismo ma c’è anche il piacere di dare nuova vita ad un oggetto appartenuto ad un altra persona, come una cane abbandonato che ha trovato un nuovo padrone.
Inoltre alla Crash Records si possono trovare le produzioni discografiche di Stella*Nera, curate da Marco Pandin.
Se qualcuno già conosce la Crash Records o avrà la possibilità di andarci per la prima volta, mi farebbe piacere leggere un suo commento.