Adesso è la volta di annusare il vino. Infila il naso nel calice. Affonda le froge nei vapori del vino e inspira. Dopodichè mormora frasi sibilline come: “Bouquet aromatico” “Le note speziali sono le predominanti” Le frasi jolly, quelle che vanno sempre: sono: “E’ ben strutturato” o “Ha un buon equilibrio”. Bevi un piccolo sorso, assaporalo. Passa le stille da una guancia all’altra, falle scivolare ai lati della bocca e sotto il palato, insomma fai come faresti la mattina con il collutorio, però con meno enfasi. Poi aggrotta la fronte, fingiti pensierosa. Infine rivolgi uno sguardo rapido e spocchioso al sommelier e annuisci. La parola che deve apparire in sovrimpressione è: “Passabile”.
Se ti chiedono di cosa sappia sii generica : “Fiori bianchi – Frutti scuri…” Una cosa che funziona sempre è il ribes, perché nessuno ha idea di cosa sappia un ribes , almeno in Sicilia… Il gioco è fatto!!