Vino e salute

Da Rossellagrenci

Il vino fa bene? Quanto se ne può assumere al giorno? Vino rosso o vino bianco?

Izn de Il Pasto Nudo scrive che il vino rosso rispetto al vino bianco contiene più polifenoli e che il vino bianco contiene delle sostanze che facilitano la formazione di aggregati cristallini nelle articolazioni, per cui è controindicato (insieme al caffè e al pomodoro) nelle persone che soffrono di artrosi e reumatismi.

Secondo la bioterapia nutrizionale, un po’ di vino come aperitivo stimola l’appetito e la secrezione salivare; durante il pasto, agevola la secrezione acida dello stomaco e incrementa la produzione di prostaglandine, che proteggono la mucosa dello stomaco.
Dosi moderate di vino riducono significativamente la formazione di calcoli alla cistifellea, potenziano la memoria, rallentano il processo di invecchiamento ed esercitano un’azione antibatterica e antiossidante.

Sebbene l’alcool etilico abbia un grande apporto calorico (un grammo fornisce circa sette calorie), il vino può essere tranquillamente utilizzato nei regimi dimagranti, nei quali, a differenza di quanto molti pensano, non è molto importante il calcolo delle calorie, quanto il modo in cui gli alimenti interagiscono tra loro, e le caratteristiche peculiari degli alimenti stessi.

Per quello che riguarda la quantità giusta di vino da assumere, ricordate che un solo bicchiere di vino impegna il fegato per circa due ore; la bioterapia nutrizionale ritiene che la dose quotidiana accettabile per persone in buona salute sia di circa 350 ml al giorno per le donne (più o meno due bicchieri di vino) e 450 ml per gli uomini (circa tre bicchieri), da ripartire tra pranzo e cena (questa differenza tra i sessi esiste perché le donne in genere hanno un minor peso corporeo, ed una maggiore difficoltà a metabolizzare l’alcool). Bere con moderazione infatti non significa solo assumere quantità limitate di bevande alcoliche, ma anche consumarle a intervalli non troppo brevi, in modo da dar tempo all’organismo di smaltire meglio l’etanolo.