Non si è ancora capito se i viticoltori coop di periferia stanno più volentieri con le oligarchie che imporrebbero lo Schelfi quater con una cooperazione sempre più simile a un qualsiasi insieme di imprese, con i dirigenti-manager che sostituiscono i proprietari-manager (qui) o se capiscono l’importanza di un rinnovamento.
Fra gli spariti veri primeggiano i giovani spumantisti classici che pure avevano incontrato Re Sole annunciando programmi di rilancio (qui) e defilati sui grandi temi sono anche i vignaioli, tutti in attesa delle risultanze delle due Commissioni provinciali, le cui anticipazioni non promettono granché di buono. Consoliamoci intanto con l’annuncio del loro evento del 21-22 aprile (qui), in attesa di conoscere cosa pensano e di come pensano di partecipare alla Mostra dei Vini di Trento del prossimo maggio.
In attesa che accada qualcosa, vi invitiamo a leggere, se non lo avete ancora fatto, o a rileggere, se lo avete fatto a suo tempo, il documento elaborato poco più di un anno fa dalla Fondazione Edmund Mach (Dossier Vino), sullo stato e le prospettive della viticoltura trentina. Documento che, almeno noi di Trentino Wine Blog, continuiamo a considerare fondamentale e imprescindibile per avviare qualsiasi tentativo di ragionamento sui temi a cui abbiamo accennato anche in questo post.
Fondazione Edmund Mach – Dossier Vino