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Il vino rosso
Il vino rosso è una delle bevande più antiche che l'umanità ha mai prodotto, e da sempre viene ritenuto non soltanto ottimo per gli scopi ricreativi, ma anche per alcune caratteristiche benefiche e il suo utilizzo è stato spesso anche terapeutico. Se in passato la rudimentale medicina costringeva i dottori a prescrizioni naturali, definendo alcuni vini con caratteristiche curative, lenitive e altre come quelle di donare la longevità. Se prima si poteva parlare di leggende popolari o credenze antiche, oggi le tante ricerche svolte in laboratorio non hanno fatto altro che confermare queste caratteristiche benefiche, grazie a numerosi elementi contenuti nella bevanda. Oramai tutti i medici sono concordi nel dichiarare che un bicchiere di vino rosso è molto salutare a patto che non si passi oltre i 30 centilitri al giorno. Questa quantità è sufficiente per rilasciare le sue proprietà senza danneggiare il corpo con l'etanolo che purtroppo ha effetti negativi.
Per avere comunque queste proprietà benefiche il vino deve essere di buona qualità, sia nelle uve che nei processi produttivi, fondamentali per estrarre i gusti elementi che dipendono dalla varietà impiegata.
Da cosa è composto il vino rosso
Il vino rosso, come la maggior parte delle bevande, è composto principalmente da acqua, che è l'85% di tutto il vostro bicchiere. Poi vi sono gli elementi classici della frutta, i carboidrati e gli zuccheri, seppur in percentuali basse, e poi le proteine. Poi dal 10 al 15%, a seconda della produzione, abbiamo l'alcol etilico. Chiaramente i sali minerali sono parte fondamentale, come in tutti i vegetali. Quindi vi è la classica presenza di potassio, calcio, zinco, fosforo, sodio, magnesio e fluoro, tra quelli maggiori in percentuale. Anche il vino contiene molte vitamine, tra cui la A, la B1, B2, B3, B4, B6, la K e la J.
Gli effetti benefici
Come già conosciuto in passato, l'effetto benefico più evidente del vino rosso è quello antiossidante, molto di più che nelle prestazioni fornite dal vino bianco. Poi vi sono altri effetti tra cui quello di combattere i radicali liberi. Inoltre riesce a regolare la pressione sanguigna, rappresentando così un antitrombotico. Nel combattere i radicali liberi il vino rosso ha capacità ritenute dieci volte superiori rispetto al vino bianco. Questo perché molti degli elementi che si riversano nel vino sono contenuti nelle bucce molto colorate delle varietà a bacca nera. Questi sono meno presenti nelle uve bianche, che infatti hanno colori neutri, ma soprattutto perché nella fermentazione in bianco, per non colorare il vino, la pressatura effettuata prima della fermentazione è molto leggera e gli elementi delle bucce non confluiscono nel succo di uva, l'unico che si cerca di estrarre.
Ma l'elemento più importante del vino rosso è il resveratolo che è contenuto nella buccia delle uve e che si riversa nel vino anche dopo la fermentazione. È un elemento molto importante e riesce a combattere molte patorologie dell'apparato cardiocircolatorio. Previene l'arteriosclerosi, l'ictus, l'infarto o anche solo l'angina. Protegge in generale l'apparato cardiocircolatorio e ne prevenire le patologie.
Il Fased Journal ha inoltre pubblicato recenti studi che dimostrano anche effetti antinfiammatori grazie alla presenza di alcune sostanze che inibiscono due proteine che causano le infiammazioni.
Altri studi hanno invece dimostrato come il vino rosso migliori la coagulazione sanguigno migliorando lo stato di salute delle piastrine e dei globuli rossi.
Ancora altri studi riportano a funzioni battericide in grado di sopprimere i germi in particolare di shigella e salmonella che provoca la dissenteria. In particolare questa funzione non viene svolta né dall'alcol, né dall'acidità del vino. Si ritiene invece che siano i polifenoli ad agire come battericidi, considerando che molti altri frutti hanno questa capacità senza essere fermentati. In 100 ml di vino rosso sono poi contenute 86 calorie, il suo consumo eccessivo quindi può essere considerato poco dietetico.
Vino rosso benefici: Ricerche contro
Non mancano però le ricerche che tendono a sconfessare questi effetti benefici del vino rosso, in particolare del resveratrolo. Si parla di effetti benefici ma non dovuti a questo elemento in una ricerca recentemente apparsa sul Jama Internal Medicine effettuata su quasi 800 abitanti della zona del Chianti. L'equipe che ha sviluppato la ricerca è internazionale ed è durata ben 15 anni. Pur riconoscendo questi effetti benefici comunque, i ricercatori tendono a ritenere altri polifenoli gli autori, pur non dichiarando quali. Questo chiaramente non rende la ricerca completa, anche seppur attendibile, manca di una valida alternativa ai protagonisti di queste proprietà da sempre ritenute benefiche nel vino rosso, fin dall'antichità. Oggi la medicina sta riscoprendo gli antichi detti e rimedi naturali, attraverso analisi di laboratorio molto complete.