Vinodentro di F. V. Orgnani: “Un vino che cambia la vita”

Creato il 14 settembre 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

il giudizio di Antonio Gentile

Summary:

“Bere dell’acqua può dissetare, bere del vino può accendere le passioni più profonde attraverso il successo e il danaro. Assaporarlo per la prima volta può cambiare il corso di un’esistenza”; è ciò che accade al protagonista di “Vinodentro”, film diretto da Ferdinando Vicentini Orgnani che ricordiamo per la regia diIlaria Alpi” con Giovanna Mezzogiono vincitrice del “David di Donatello 2001”, “Viva Zapatero” e “Draquila”. “Vinodentro” è liberamente ispirato ad un breve romanzo di Fabio Mancotto, per una sceneggiatura  scritta da Heidrun Schleef (“La stanza del figlio” e “Ricordati di me”).

Giovanni Cuttin (Vincenzo Amato “Nuovo Mondo” e “Respiro”), un comune impiegato di banca sposato con Adele, interpretato da Giovanna Mezzogiorno, accetta l’invito di un enigmatico professore (Lambert Wilson) a degustare del vino Marzermino,  reso famoso dall’opera “Il Don Giovanni” di Mozart, indi è lo stesso professore a predire nel suo futuro successi e  trionfi. Nell’arco di tre anni il protagonista attraversa una progressiva metamorfosi  divenendo un noto e apprezzato wine-writer italiano e viene nominato caporedattore del più prestigioso mensile enologico del paese. Cuttin si ritrova a gestire così inaspettatamente una vita intensa arricchita dai successi ottenuti grazie anche ad un suo libro autobiografico che presenta in occasione di convegni e degustazioni pubbliche di vini trentini. A cambiare le sorti esistenziali di Cuttin ci pensa una femme fatale (personaggio interpretato da Daniela Virgilio), trascinandolo in un irresistibile e pericoloso vortice erotico, per il protagonista sarà l’inizio di un tracollo devastante non rivelato dal misterioso professore.

La commedia/noir prodotta da “A.L.B.A. Produzioni” è ambientata nel mondo dei vini ed è stata girata da Agosto a metà Ottobre del 2012  interamente sui set allestiti in Trentino, (tra San Michele all’Adige, Trento e alcune riprese aeree effettuate sulle Dolomiti), avvalendosi dei contributi della “Trentino Film Commission”, della “Trentino Marketing” e del “MIBAC” nel sostegno dei costi per gli allestimenti cinematografici. Un’idea, che oltre a trarre ispirazione dal romanziere e narratore “Fabio Mancotto”,  promuove ampiamente i vini trentini e italiani. Una tematica  inusuale per un genere cinematografico ancora inesplorato e quindi unico nel suo genere, un progetto che apre con il primo capitolo una trilogia sulla quale continuano a lavorare il regista in collaborazione della H. Schleef (tra le più importanti sceneggiatrici di film prodotti in Italia) “e di Marcello Fois.

Tra i protagonisti scopriamo una Mezzogiorno abbastanza inedita, non solitamente drammatica ma simpaticamente ironica, che riprende un discorso intrapreso nel 2009 con “Basilicata coast to coast” su nuovi personaggi da interpretare in contesti diversi e del tutto singolari come nel ruolo proposto da F.V. Orgnani. Il regista per “Vinodentro” ha modo di avvalersi di un’ottima equipe tecnica di grande professionalità e di un notevole cast di attori (tra cui Pietro Sermonti, Erika Blanc e Gioele Dix), bravi nell’ interpretare ruoli diversi che vanno ad intrecciarsi in noir rosso come il vino intorno cui ruota l’intera storia. Da ricordare inoltre le musiche di Paolo Fresu con alcune arie cantate dal lirico Ferruccio Furlanetto. Su come sia nata e si sia sviluppata l’idea è lo stesso regista  a darcene risposta: “La mia famiglia produce vino dal 1946, in Friuli, sulle Colline di Valeriano, dove un anno fa ho incontrato per la prima volta Dante Spinotti (fotografo di scene di grande rilievo internazionale “La Confidential”, “L’ultimo dei Mohicani”) e abbiamo cominciato a parlare del film; il romanzo di Fabio Mancotto mi ha fornito un ottimo spunto narrativo su un nuovo argomento come il noir, in una curiosa combinazione tra il quotidiano e i massimi sistemi”.

Per i vini italiani è giunto il momento di un’ampia valorizzazione anche sul grande schermo, per riscoprire il buon gusto e i sapori ineguagliabili della cultura enologica del Mediterraneo .

Di Antonio Gentile per Oggialcinema.net


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