Lo sceriffo scopre le tracce di una strana setta e pare anche che sua moglie Janet sia coinvolta.
Già dalla sequenza del primo omicidio è ben chiaro che c'è qualcosa che non va negli abitanti di Potters Bluff. La vittima viene prima adescata da una bionda procace e poi catturata da un gruppo di indemoniati , infoiati non si sa da che cosa, che prima lo picchiano a sangue e poi dopo averlo messo dentro una rete da pesca gli danno fuoco cercando di nascondere le tracce del loro tentato omicidio.
Una furia selvaggia poi ripetuta anche nella sparizione della famigliola che da una parte rimanda alla setta pagana di The Wicker man e dall'altra al gruppo di fantasmi ritornanti di The Fog ( sequenze in notturna che citano espressamente il film di Carpenter) , quasi contemporaneo a questo film di Gary Sherman.
Morti e sepolti è una piccola produzione "grandi firme" , sceneggiata da Ronald Shussett e Dan O' Bannon ( creatori di Alien e sceneggiatori del Total Recall originale) e con gli effetti speciali curati da Stan Winston.
In realtà Sherman punta tutto sull'atmosfera e poco sul sangue ( anche se rimane nella memoria una siringa conficcata in un occhio a favore di camera, oltre alla ricostruzione del volto di una defunta da parte del becchino ) e in questo ricorda da molto vicino Carpenter.
Si respira un'atmosfera morbosa, elettrica , gravida di mostruosità che fa molto horror old school.
Una cittadina in cui tutti si conoscono tutti è in realtà un teatrino dove recitano la loro parte le creature ad opera del ricostruttore di cadaveri.
SPOILER SPOILER SPOILER: in realtà sono tutti defunti di morte violenta come si apprende nel proseguio del film che a causa di una sorta di rito voodoo sono tornati in vita e cercano sempre carne fresca non per nutrirsi ma per avere epidermide espiantata da poco al fine di riparare le lesioni che sono provocate dal normale processo di autolisi e di decomposizione dei tessuti morti.
A conti fatti è una rilettura dello zombie romeriano che assomiglia parecchio ai ritornanti dei terreni k di Zeder di Avati e a quelli del Pet Sematary del libro di Stephen King, tutti comunque posteriori a questo . film.
Una piccola nota :il titolo italiano in realtà è Morti e sepolti -La reincarnazione: ho evitato di metterlo al completo nel titolo del post perchè uno spoiler bello e buono, inserito a tradimento nel titolo senza avvertenze per l'uso è decisamente antipatico.
La regia comunque apprezzabile del paratelevisivo Sherman e la presenza come protagonista di un volto che ha dato il meglio nelle produzioni televisive, James Farentino, bravo comunque a rendere le perplessità del suo personaggio, un poliziotto di provincia normalissimo che capisce tutto col solito attimo di ritardo, conferisce al prodotto un'aria da puntatone di Ai confini della realtà ma senza l'ironia della serie televisiva.
Anzi il finale in questo senso è molto romeriano: il twist di sceneggiatura è ben nascosto fin praticamente all'ultima sequenza e non è nulla che assomigli a un lieto fine.
Morti e sepolti non è un capolavoro , nè ha la pretesa di esserlo ma non ha perso nulla del suo fascino, anzi funziona egregiamente ( forse anche meglio per l'effetto nostalgia) anche a distanza di tanti anni.
Potters Bluff non è un bel posto in cui fermarsi.
( VOTO : 7+ / 10 )