Monti ha detto no.Dalle olimpiadi di Montreal (1976, quando i cittadini furono costretti ad accollarsi una specifica tassa trentennale) i Giochi si sono sempre rivelati un pessimo affare.Per la comunità, non certo per chi ha ottenuto gli appalti.Anche se l'Italia non avesse alle spalle una storia secolare di costi gonfiati e di budget sfuggito ad ogni controllo, di sprechi di denaro pubblico, di abbandono delle strutture finita la festa, di infiltrazioni mafiose, di corruzione, di pessima esecuzione dei lavori ecc. ecc. quindi anche ammettendo che l'Italia fosse un paese serio, senza imprenditori che ridono cinque minuti dopo un terremoto spartendosi i prossimi appalti (ed una classe politica e di funzionari pubblici che si siedono allo stesso tavolo degli "imprenditori") l'affare "olimpiadi" non avrebbe avuto senso.Assai più sensato sarebbe utilizzare quel denaro non per stravolgere l'urbanistica di una città storica, millenaria, già fin troppo massacrata dall'edilizia selvaggia (sovente abusiva), ma per realizzare l'agenda digitale del paese. Che ha ben altra importanza e soprattutto è un volano dieci volte più utile, per il paese, dell'ennesimo regalo ai veri poteri forti: cemento e cazzuola.E' anche un forte segnale di serietà: siamo praticamente in mutande, buttare altre preziosissime -e scarse- risorse sarebbe stato assai avventato. "Politica" vecchia, quella degli assegni in bianco, del "comincia poi si vedrà", dello spreco del denaro pubblico (a questo link 320 esempi, e si tratta solo delle opere incompiute) che insieme all'altro peso dell'evasione fiscale sono i due fenomeni che hanno devastato le finanze pubbliche.Alemanno è stato distrutto dalla notizia.Alemanno (che non sa neppure spargere il sale per terra) con in mano una cambiale da miliardi in mano... questo sì che sarebbe stato devastante.