Le associazioni dei consumatori accusano Sony per la mancata protezione delle banche dati, nonché per la scarsa e tardiva notifica della situazione rischiosa. La prospettiva è quella di una class action senza precedenti nei confronti del colosso dell’entertainment.
In attesa della prossima mossa della Sony, il consiglio è quello di muoversi con cautela e mantenere alta la guardia per tutte le comunicazioni che perverranno all’indirizzo di posta elettronica registrato nelle banche dati della Playstation, che chiedono l’invio di informazioni sensibili. Maggiore attenzione anche a eventuali truffe via posta cartacea o telefono.
Si consiglia, inoltre, di cambiare la password all’indirizzo e-mail che è stato impiegato per la registrazione ai servizi online e di sospendere la carta di credito utilizzata per gli acquisti sul web.
La notizia del furto di informazioni dalle banche dati Sony si è riflettuto immediatamente su una perdita del 4% del titolo quotato in borsa.
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