Violenza sulle donne: se ne parla poco (e male)

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Pochi servizi quelli dedicati il 25 novembre contro la violenza sulle donne. Questo fenomeno in Italia continua ad essere un tabù, perfino durante la giornata dedicata ad esso.

Ho monitorato con attenzione ogni programma, telegiornale e servizio del 25 novembre ed è venuto fuori ancora una volta un panorama mediatico ancora troppo ostile nei confronti delle donne.

Pochi Tg ne hanno parlato e quelli che lo hanno fatto hanno relegato la notizia tra le meno importanti. Nessuna prima pagina, ma nemmeno la seconda, per carità non si sa mai che turbino la sensibilità dei violenti!

C’è Studio Aperto ne parla in prima pagina ma forse ne parla perchè  gli aguzzini sono romeni. Su quel “Tg” forse è meglio non pronunciarsi per come viene trattata la figura femminile  e sul quale abbiamo letto una bellissima analisi di Renata, una lettrice del blog di Lorella Zanardo.

A “Porta a Porta “  c’è addirittura chi giustifica la violenza contro le donne, consideradolo come un gesto dovuto dal “troppo amore”, un fatto gravissimo considerando che le vittime spesso non denunciano perchè pensano di essere amate!

 A Matrix ti invitano perfino lo stalker , contribuendo a creare un clima ostile contro le donne e le vittime di violenza. Stessa cosa anche a Pomeriggio 5 condotto da Barbara d’Urso, veicolando il messaggio che le vere vittime sono gli stalker che amano troppo e chiedono di eliminare la legge contro lo stalking, creando un siparietto tipico delle trasmissioni trash con Barbara d’Urso, Daniela Santanchè che si scagliano contro l’uomo. Cosa volevano comunicare invitando lo stalker in studio?

Alla “Vita in Diretta” addirittura parlano dei padri separati ricattati dalla ex mogli, contribuendo a rafforzare l’humus che genera violenza contro le donne in famiglia. Italia sul Due, spesso in prima linea per criminalizzare tutto il genere femminile non ne ha parlato proprio, parlando dei padri disoccupati come se il reddito dei padri fosse più importante di quello delle madri!

Per non parlare della fiction “Troppo amore” che andrà in onda a Gennaio e che quel titolo non ci azzecca proprio nulla ed è pure diseducativo.

Abbiamo sempre denunciato come la tv tratta le donne, relegandole a Veline, vallette e donne-oggetto ma abbiamo dimenticato un altro lato della nostra televisione: quello di parlare poco della violenza sulle donne e volendo pure male. Il problema è che la violenza sulle donne è ancora largamente accettata dalla nostra cultura.  Farebbe bene leggere la lista dei femminicidi avvenuti quest’anno, per capire che il problema va trattato per quello che è: una piaga sociale.

Potremo anche contare quanti minuti hanno dedicato le nostre reti al tema della violenza sulle donne e magari cofrontarlo a quelli dedicati negli altri Paesi. Si può fare? Chi vive all’estero?

Mary


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