Per diletto e per passione
intorno al 1850, il Conte Filippo Savorgnàn di Brazzà Sorreschian, compiva esperimenti sulle violette di Parma selezionando un ibrido che ebbe grande successo per particolarità di forma e di colore. La Violetta di Udine presenta infiorescenze profumatissime che appaiono come piccole rose blu/viola chiaro con gola variegata di bianco.
“Viola d’Udine”
“Nella seconda metà dell’800 Ascanio di Brazzà portò alcuni esemplari di “Viola di Parma” al figlio Filippo, che era un appassionato botanico con un piccolo vivaio da dilettante nei dintorni di Udine, in uno dei tanti possedimenti della famiglia. Chiaramente la specie trovò in questa regione clima e terreno favorevole, perché in pochi anni Filippo ebbe a disposizione una grande quantità di piante su cui fare una selezione. È opinione diffusa che il clima ed il terreno in qualche modo provocarono il cambiamento che portò alla Viola d’Udine.
E’ probabile che, come succede spesso quando si porta una pianta in un ambiente diverso dall’originale, un esemplare abbia subito mutazione repentina per motivi assolutamente naturali. Notando il colore, la dimensione e la forma del fiore egli la isolò ed iniziò a moltiplicarla separatamente eliminando gli esemplari che regredivano. Ottenne così quella che si chiamò “Viola d’Udine” e all’estero fu conosciuta come “Blue Neapolitan Conte di Brazzà”.
bibliografia: VIOLA ODORATA di Giovanni Geotti (Il Giardino Fiorito, ottobre 2006)
A Pasqua preparerò alcuni cestini di cartoncino per le uova vere e di cioccolata, da regalare o da usare per la tavola delle feste, adagiate su un letto di fieno punteggiato da fiorellini di stagione. Violetta di Udine nel mio cestino!
Per preparare il cestino potete scaricare qui la sagoma da stampare.
brevi note colturali
Viola ‘Doppia di Udine’
Famiglia: Violaceae
I fiori, che appaiono solitamente in primavera, si presentano come delle piccole rose blu chiaro variegate di bianco. Profumatissimi
esposizione: necessita una collocazione in leggera ombra, è una specie adatta ad essere principalmente coltivata in vaso quindi conservata in terrazzo o balcone in quanto in piena terra tende ad indebolirsi e a disperdersi.
moltiplicazione: quando la pianta diventa più grande, possiamo dividerne gli stoloni verso febbraio, prima della ripresa del ciclo vegetativo.
La mia Violetta di Udine è stata acquistata presso il vivaio specializzato Il Peccato Vegetale.