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V.I.P. Letterari - il magnetico fascino di Mr Rochester

Creato il 18 dicembre 2012 da Lalenene @Irene_Marziali
V.I.P. Letterari - il magnetico fascino di Mr Rochester E' passato molto tempo dalla creazione di questa rubrica "V.I.P. Letterari" e purtroppo il carattere impegnativo dei suoi post non mi ha permesso di seguirla come avrei voluto. Il momento più buio, però, sembra ormai avermi lasciata in pace, quindi voglio aiutare me stessa a ridarmi un po' di spinta. Cosa potrebbe esserci di meglio che mettersi sotto a scrivere un bel post per i miei lettori?
Dunque, come anticipato dal titolo, oggi parliamo dell'affascinante ed oscuro Mr Rochester, protagonista maschile del capolavoro di Charlotte Bronte "Jane Eyre".
Prima di addentrarci nel carattere del nostro V.I.P. di oggi devo però confessarvi la mia totale, fedele, appassionata preferenza per Mr Rochester in paragone con ognuno degli altri "eroi" dei romanzi Ottocenteschi. Insomma, se non sono oggettiva è l'amore letterario che provo per questo personaggio a parlare.
Nel suo "Jane Eyre", Charlotte inizia a raccontarci la storia quando Mr Rochester ha ormai passato la giovane età adulta - potremmo indicativamente posizionarlo tra i 40 ed i 50 anni - ma durante la narrazione fa emergere a nostro beneficio particolari della vita del personaggio che ci aiutano a comprendere il carattere da lei descritto. Conosciamo così un giovane Fairfax Rochester, ingenuo e superficiale, che convola a nozze con una bella jamaicana per volere del padre, senza vederla che poche ore, per poi trovarsi in breve tempo con al proprio fianco una donna dissoluta, matta, aggressiva, quasi demoniaca.
V.I.P. Letterari - il magnetico fascino di Mr RochesterPur rendendosi conto dell'inganno di cui è stato vittima, Rochester dimostra la sua maturità ed il suo animo da gentiluomo evitando alla moglie, pur se pazza, il manicomio - allora non erano tenuti come oggi!! - ed affidandola alle cure di una domestica, nascosta agli occhi del mondo in una zona remota del castello.
Non sappiamo se per la rabbia di esser stato raggirato, per la delusione di un matrimonio distrutto ancor prima di cominciare, per il senso di colpa di non essersi accorto prima della realtà...forse per un mix dei tre elementi, Rochester va perdendosi in giorni viziosi, vagabondo alla ricerca di ogni piacere, lusso e dissolutezza per compensare la felicità negatagli.
Almeno fino a che non incontra, o meglio folgorato, dalla luce interiore che emana dall'involucro mesto e poco attraente di Jane e che ella è riuscita a mantenere accesa nonostante le secchiate d'acqua gettate sul suo fuoco a Loughborn.
Come sappiamo, i due si innamorano perdutamente e tuttavia ancora non pochi tornanti dovranno superare i due protagonisti per riuscire a percorrere il sentiero diritto della vita insieme. In particolare, Jane è quella che subisce, la "vittima" delle sventure che le capitano e che si frappongono tra lei e la sua felicità. Rochester è invece la "causa", colui per le azioni del quale esistono gli ostacoli e colui a cui spetterebbe di rimuoverli. Spetterebbe, perché di fatto alla fine è Jane stessa che aiuta quell'anima oscura e complicata dell'innamorato fuggendo dalla serena ma insoddisfacente vita che le si prospettava con St John e muove incontro all'amato, riconciliandosi con lui e dando la possibilità a quell'esistenza insieme di cominciare. Un amato che è però quasi cieco, bruttino, molto più anziano di lei, scontroso, iroso, vizioso...e chi più ne ha più ne metta. E' ricco,  questo sì, ma non è la ragione per cui Jane se ne innamora - e tutte noi con lei.
V.I.P. Letterari - il magnetico fascino di Mr RochesterE' un'anima complicata la sua, contraddittoria, combattuta, ferita e amareggiata. Tuttavia è proprio il suo essere forte come una roccia e fragile allo stesso tempo che lo rende estremamente affascinante, e che gli da l'occasione di poter rinascere illuminato dalla bontà di Jane e dal loro reciproco amore.
Per una trattazione forse più ampia vi rimando ai post che scrivemmo nell'ambito delle "Bronte's Weeks" organizzate da questo stesso blog in omaggio all'opera e alla vita delle tre scrittrici. http://cipriaemerletti.blogspot.it/2012/05/brontes-weeks-recensione-dellultimo.html
http://cipriaemerletti.blogspot.it/2012/05/brontes-weeks-romancing-miss-bronte.html
http://cipriaemerletti.blogspot.it/2012/05/brontes-weeks-post-conclusivo-e.html
Il personaggio di Edward Rochester è stato interpretato, ognuno a modo suo sapientemente, da tre attori nelle ultime rappresentazioni cinematografiche dell'opera "Jane Eyre". Analizziamoli insieme e vediamo quali aspetti del complesso character sono riusciti a valorizzare.
William Hurt è stato Mr Rochester nel 1992 insieme alla favolosa Charlotte Gainsborough. Quello di Hurt è un Rochester maturo, vicino all'età che di lui viene delineata nel romanzo, non bellissimo ma con un volto dall'espressività affascinante. Proprio come doveva essere Rochester nella mente di Charlotte - Bronte, non Gainsborough! Ha uno sguardo triste, le mascelle serrate di un uomo amareggiato, l'aspetto duro e schivo di un animale sanguinante. I capelli sempre scompigliati, come l'animo, la barba un po' incolta che da forza al selvatico che c'è in lui. Una bellissima interpretazione...forse anche perché è la prima per me, quella che mi è rimasta nel cuore.
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Toby Stephens lo ha interpretato nella miniserie televisiva della BBC nel 2006 al fianco di Ruth Wilson. Quello di Toby è un po' più giovane e ne emergono principalmente la forza, la passionalità, il fascino travolgente. Forse troppo poco mascherato dietro quella che dovrebbe essere un'apparenza non eccessivamente attraente - ricordiamoci che, quando le viene chiesto, Jane dice che Rochester non è affatto bello - e che invece in Toby non manca. Anzi, è un uomo molto bello e dal fascino...comunicativo!
Lo sguardo del suo Rochester è fiero, scuro, prepotentemente sicuro. La sua fragilità non emerge in tutta la pienezza che il personaggio racchiude. Tuttavia è un'interpretazione molto persuasiva, convincente, che lo rende più "attraente" secondo i canoni moderni rispetto all'immagine che Charlotte doveva avere negli occhi mentre lo creava. E, nella fattispecie della miniserie del 2006, è Toby Stephens con il suo Rochester a dare spessore e aderenza al romanzo, perché Ruth Wilson a me proprio non è piaciuta come Jane!! Ed a me piace molto come attore.
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V.I.P. Letterari - il magnetico fascino di Mr Rochester
E poi c'è lui. Anzi...Lui. Il Rochester dei nostri sogni, o almeno dei miei.
Michael Fassbender ha dato la sua personale interpretazione al personaggio nell'ultimo film del 2011, al fianco della dolce Mia Wasikowska. Eh. Questo non è facile. Dal mio punto di vista è la perfetta commistione, via di mezzo tra i due precedentemente citati. E' forse quello più equilibrato.
Lasciando da parte il fatto che per me Michael è un uomo davvero bellissimo, nell'immaginario collettivo non è propriamente il classico "bellone". Meno di Stephens. Almeno così dicono.
V.I.P. Letterari - il magnetico fascino di Mr Rochester
Non bellissimo, quindi, questo Rochester ma estremamente affascinante, attraente, sensuale, passionale. Ha una presenza fisica - nel senso di materiale più che "di fisico" ( anche se anche quella... ... ) - che penetra lo schermo e ti colpisce, entrandoti dentro. Ha uno sguardo che esprime a tratti l'aria da malizioso, mascalzone uomo di mondo quale era Rochester ( non dimentichiamoci dei suoi trascorsi immorali e viziosi ) ed a tratti la sua sensibilità, la fragilità e la debolezza emotiva che lo attanagliano e da cui sente di poter uscire solo aggrappandosi con tutte le sue forze a Jane, la sua salvatrice. E' davvero emozionante la scena del focolare, quando Jane ha scoperto della moglie di Rochester, ha un malore e poi piangendo decide di lasciarlo.
V.I.P. Letterari - il magnetico fascino di Mr Rochester
 E' straziante la voce urlante e disperata, l'espressione distrutta del volto, la forza fisica eppure l'impotenza che straripano - non traspaiono - dal Rochester di Michael. O la voce di lui che chiama il nome della sua amata lungo le brughiere, correndo insieme al vento: così profonda, quasi gutturale, così carnale, così piena di disperazione eppure di prepotenza. Così sensuale.
"In un’intervista di Fassbender, l’attore dice che per interpretare questo richiamo nella mente della sua amata, ha preso spunto da Laurence Oliver che  ha interpretato Heathcliff nel film ‘Cime tempestose’ del 1939" precisa Laura del blog Penna e Calamaio.
Ed in effetti se ci pensate c'è molto di Heathcliff nel suo Rochester.
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Bene...l'interpretazione del meraviglioso Michael Fassbender è la mia preferita. Non l'avevate capito vero?!
Anche voi vi siete innamorate del personaggio di Rochester nel leggere le pagine di "Jane Eyre"? E quale dei tre attori vi è piaciuto di più nell'interpretarlo?
Fateci sapere!!!
Con affetto,
Irene


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