VISION DIVINE, Destination Set To Nowhere

Creato il 26 agosto 2012 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Il fuoco come elemento catartico e purificatore, alla stessa stregua del vento e dell’acqua, e la cosmogonia di Cecco Angiolieri, nella sua iperbolica visione del mondo intero, accompagnano idealmente una cellula di umanità (“The Ark”) che abbandona il suolo terrestre per cercare un nuovo pianeta da colonizzare, nella speranza di poterci realizzare un progetto di pace. Le parole di un immortale componimento (“S’Io Fosse Foco”) fungono da incipit narrato alla settima fatica in studio dei Vision Divine e danno origine a un concept album che può a buon diritto definirsi trasversale nel suo ripercorrere gli stili sperimentati dalla band nel corso della sua ormai più che decennale esperienza. Il gruppo capitanato da Olaf Thorsen sembra aver raggiunto il punto più alto di maturità compositiva, riuscendo a dar vita a un connubio di enfasi power metal e dimensione epica, ravvisabile nei chorus melodici (l’ariosa “Beyond The Sun And Far Away”) e nei riff serratissimi (l’ispirata”The Dream Maker”), filtrato attraverso diversi stati d’animo e un tecnicismo strumentale tipicamente progressive (ne costituisce prova lampante la struttura interna di “The Lightouse”, contraddistinta da percorsi multidirezionali sottolineati da tastiere avveniristiche). Non mancano neppure atmosfere più intimiste, inclini alla melanconia (ascoltate “Message To Home”, accostabile per cantato e per capacità di suggestione ai Dream Theater di Images And Words), così come nervosi passaggi al limite del thrash, dominati dal ritmo martellante della batteria ed esaltati da una produzione pulita ed estremamente efficace: la durissima”The House Of The Angels”, solo parzialmente addolcita dal break pianistico centrale e dagli scambi delle lead guitars, ma soprattutto l’aggressiva “Here We Die”, dove la prestazione vocale di Fabio Lione raggiunge vette di eccellenza. Se il precedente 9 Degrees West Of The Moon si presentava come un album interlocutorio dal punto di vista musicale, anche perché era quello nel quale la line-up si riassestava, Destination Set To Nowhere mette a pieno frutto le potenzialità di una band ormai pronta a raccogliere i meritati onori e riconoscimenti sul piano internazionale.

Eccellente prova!


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