Il primo anno di emozioni
La fragile vita di un prematuro
Prima di tutto vi spiego : un film, un libro,la storia di un cane, un fatto come questo possono commuovermi.Capita a ognuno di noi che scatti quell'emozione empatica che ci fa immedesimare in certe situazioni.
Ricordo una delle mie memorabili 'piangiute' al cinema Corso di Milano, a vedere "Il cucciolo"; pianto a dirotto, ma non per il cerbiatto, per l'amico di Jodye, Icaro.Non so che mi prende, fatto sta che comincio a lacrimare, tra singulti più o meno silenziosi, fino a destare la compassione di chi mi sta vicino, tranne quella della Polizia. Qualche anno fa, tornando, io e mia figlia, dall'aver portato un cane, Lord, all'ultima frontiera, piangevamo come vitelli, quando ci ferma una pattuglia e ci chiede i documenti. Tutta la scena si è svolta tra il loro controllo via p.c. e noi che singhizzavamo sedute in auto.
Lo scricciolo
Ecco, questo filmato mi ha fatto 'singultare' nello scoprire, tra le sue innumerevoli sfaccettature, un altro aspetto della mater-nità : quello di un altro genere di attesa,più coraggiosa ma altrettanto priva di dubbi, nel pensare che tutto andrà a BUON FINE grazie ad un colloquio più ravvicinato ed intimo tra madre e figlio, in cui nessuna/o dubita dell'altra/o. Cominciare a conoscersi di più guardandosi già negli occhi, sussurrandosi un bene infinito, tifando a vicenda, alla faccia di tutto.http://pincocri.blogspot.it