Prakriteh kriyamananiGunaih karmani sarvasah
Ahankara-vimudhatma
Kartaham iti manyate“Sviata per l'influenza del falso ego, l'anima spirituale, crede di essere l'autrice delle proprie azioni, che in realtà sono compiute dalle tre influenze della natura materiale.” (Bhagavad-gita III.27)
In merito all’esercizio della libertà nel rispetto di un ordine etico superiore (il dharma) e alla necessità per l’individuo di mantenere e coltivare il collegamento con il mondo dello spirito e con la sua vera natura, troviamo varie e articolate spiegazioni.Sreyan sva-dharmo vigunah
Para-dharmat sv-anusthitat
Sva-dharme nidhanam sreyah
Para-dharmo bhayavahah
“È molto meglio compiere il proprio dovere, anche se in modo imperfetto, che compiere perfettamente quello altrui. È meglio fallire nel compimento del proprio dovere che impegnarsi nei doveri di altri perché seguire la via altrui è pericoloso.”(Bhagavad-gita III.35)
Riguardo al tema dei rapporti, tutta l’opera è un costante richiamo alla felicità che deriva da un’unione salda ed elevata con tutte le creature:
Samam pasyan hi sarvatra
Samavasthitam isvaram
Na hinasty atmanatmanam
Tato yati param gatim
“Chi vede in ogni essere l'Anima Suprema, ovunque la stessa, non si lascia trascinare dalla mente alla degradazione. Si avvicina così alla destinazione spirituale.” (Bhagavad-gita XIII.29)
E anche: Sarva-bhuta-stam atmanam
Sarva-bhutani catmani
Iksate yoga-yuktatma
Sarvatra sama-darsanah
“Il vero yogi vede Me in tutti gli esseri viventi e vede tutti gli esseri viventi in Me. In verità, la persona realizzata vede Me, il Signore Supremo, in ogni luogo.” (Bhagavad-gita VI.29)
Il dialogo tra Arjuna e Krishna possiede l’eco di una psicoterapia perfetta, fatta di tempismo (rassicurazione e consolazione iniziale, seguita da ritmi incalzanti ed esortazioni, in un generale clima di accettazione e comprensione) che si conclude così:Iti te jnanam akhyatam
Guhyad guhyataram maya
Vimrisyaitad asesena
Yathechasi tatha kuru
“Ti ho svelato così la conoscenza più confidenziale.
Rifletti profondamente, poi agisci secondo il tuo desiderio.” (Bhagavad-gita XVIII.63)
Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada scrive, nell’Introduzione a La Bhagavad-gita così com’è: “La Bhagavad-gita (conosciuta anche come Gitopanishad) è considerata una delle maggiori Upanishad e costituisce l'essenza della conoscenza vedica. [….] Che cosa si propone la Bhagavad-gita? Il suo fine è quello di liberare gli uomini dall'ignoranza a cui li ha costretti l'esistenza materiale. Ogni giorno l'uomo si trova alle prese con mille difficoltà. Arjuna, per esempio, sta per affrontare una guerra fratricida; deve o non deve combattere? Chiuso nel suo profondo dilemma, egli cerca una soluzione rivolgendosi a Krishna, che gli espone allora la Bhagavad-gita. Come Arjuna, anche noi siamo immersi nell'angoscia a causa dell'esistenza materiale, che consideriamo come l'unica realtà. Ma noi non siamo fatti per soffrire, perché siamo eterni e la nostra vita in questo mondo illusorio (asat) è solo passeggera. Tutti gli esseri umani soffrono, ma ben pochi indagano sulla loro vera natura o sulla ragione della sofferenza. Nessuno sarà veramente perfetto se non si chiede il perché della sofferenza, se non la rifiuta e sceglie di porvi rimedio. Possiamo considerarci uomini solo quando questa domanda si affaccia alla nostra mente”. Una psicoterapia che non si interroghi sulle qualità dell’anima e sul vero scopo dell’esistenza umana rischia evidentemente di rimanere impantanata in questioni di statistica e di calcoli delle probabilità, allontanandosi dal suo vero senso e dalla sua funzione. Il sistema di pensiero bhaktivedantico, basato su una tradizione millenaria e sostenuto da teorie e da tecniche collaudate nel corso dei secoli, da grandi rishi, offre la certezza di una conoscenza pura ed eterna, fonte d'ispirazione e di gioia per la conquista di una salute fondata sull’Amore.
“Le vostre cure non serviranno a niente se non ci metterete amore”. (San Pio)
“Nessuna medicina è in grado di curare ciò che la felicità non riesce a curare” (Gabriel Garcia Marquez)
“La medicina migliore per l’uomo è l’uomo stesso.Il massimo grado di medicina è l’amore”.(Paracelso)
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Come trovare lavoro grazie al Career Coaching
In un momento delicato per l‘economia internazionale e ancor più quella nazionale come questo, in cui la parola crisi è usata con continuità allarmante, le... Leggere il seguito
Il 22 giugno 2015 da Certifiedmentalcoachitalia
PSICOLOGIA, SALUTE E BENESSERE -
"Aceto di Mele: vero medicinale naturale"
. L’aceto di mele biologico è un rimedio popolare dalle potentissime e straordinarie virtù terapeutiche. Contiene acido acetico e acido malico che possono... Leggere il seguito
Il 21 giugno 2015 da Risveglioedizioni
CURIOSITÀ, SPIRITUALITÀ -
La vecchiaia è una malattia?
20/06/2015Non si ferma la mitica ricerca del magico elisir di lunga vita: una leggenda ed un sogno dell'umanità fin dai suoi albori, da quando cioè la mente... Leggere il seguito
Il 20 giugno 2015 da Lasfinge
SALUTE E BENESSERE -
Fruttosio sì o fruttosio no...?
della Dott.ssa Agnese BettinQuanti di voi utilizzano il fruttosio al posto dello zucchero perchè “il fruttosio non fa ingrassare” oppure perchè “il fruttosio è... Leggere il seguito
Il 18 giugno 2015 da Sdeca
DIETE, RIMEDI NATURALI, SALUTE E BENESSERE -
Intolleranze alimentari e allergie alimentari in aumento
Le intolleranze alimentari e le allergie alimentari sono davvero in aumento? Intanto è bene definire chiaramente cosa sono le intolleranze alimentari e cosa son... Leggere il seguito
Il 17 giugno 2015 da Gftl
CUCINA, SALUTE E BENESSERE -
6 SuperCibi Verdi + Perché DEVI mangiarli
Ciao, oggi voglio parlarti di 6 superfood verdi e del perché devi inserirli nella tua dieta. I superfood sono fonti superiori di nutrienti essenziali di cui... Leggere il seguito
Il 14 giugno 2015 da George Luis Sterie
SALUTE E BENESSERE