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VISIONI SPARSE: G.I. Joe – La vendetta, Love Is all You Need, Die Hard – Un buon giorno per morire

Creato il 26 agosto 2013 da Ussy77 @xunpugnodifilm

 

 26/08/2013 DI 

 

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G.I. Joe – La vendetta **

Pellicola che mantiene le promesse, G.I. Joe – La vendetta (G.I. Joe: Retaliation, 2012) è l’action-sparatutto che ti aspetti e per cui non si possono avere eccessive pretese. Difatti, dimostrandosi semplice e privo di pathos, il film diretto da Jon Chu si dimentica della sceneggiatura, mette in disparte quasi immediatamente il protagonista del primo episodio (Channing Tatum) e si affida ai muscoli dell’inflazionato Dwayne “The Rock” Johnson. Sequel che apre le porte a una prevedibile, e interminabile, serie, G.I. Joe – La vendetta vira in direzione del cinema asiatico (numerose le scene con protagoniste katane e “volanti” evoluzioni) senza però mai abbandonare davvero l’impronta americana della pellicola. Dopotutto armi ed esplosioni si sprecano nella pellicola targata Hasbro e l’apparizione improvvisa del sempre presente Willis ne conferma obiettivi e target. Ma, nonostante tutto ciò, il film si dimostra superficiale e poco accattivante; un agglomerato di scene fine a se stesse e collegate tra loro da un sottile e instabile filo narrativo. E la banalità diviene padrona di un prodotto che non riesce a produrre nemmeno un villain di un livello accettabile; difatti Cobra Commander (l’antagonista del primo episodio) appare, agisce e decide poco. Tutto rimane nelle mani di un Johnson che, pellicola dopo pellicola, tende a ricalcarsi e a diventare la macchietta di se stesso. Non un brillante biglietto da visita per uno degli attori più pagati dal circo hollywoodiano. Uscita al cinema: 28 marzo 2013

 

Love Is all You Need **

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La Bier sbarca a Sorrento e “dipinge”, con colori pastello, luoghi comuni da cartolina, mantenuti  sullo sfondo di una commedia sentimentale banale e noiosamente briosa. Difatti Love Is all You Need (2012) si lascia accerchiare da limoneti, mandolini, sole e mare e si inchina ai piedi di una coppia danese (giovane e borghese) in procinto di sposarsi (ma con la passione in forte calo) e di un’altra più anziana e sognante. Lei (Trine Dyrholm, sposata e parrucchiera) è malata di cancro, mentre lui (Pierce Brosnan, vedovo ed enormemente ricco) è il magnate dei limoni e dei vegetali dell’intera Danimarca. Il finale è già scritto ed è banale. Tuttavia qualche punta di ironia, surrealità e malignità rende la commedia diretta da Susanne Bier meno detestabile e più scorrevole. Perché Love Is all You Need, pur dimostrando di essere ben scritta e di avere un buon ritmo, non convince nella sua dichiarata allegria e leggerezza. C’è qualcosa che stride nella costruzione narrativa della pellicola, che ricercando (a tratti) il lato amarognolo della commedia sentimentale, finisce per cedere al ricatto della lacrimuccia, scivolando sul lungo pendio della stucchevolezza. Ostentando panorami da cartolina e con That’s amore in sottofondo, Susanne Bier finisce per mettere in scena una scialba copia di Mamma Mia! (2008) priva però di ritmo narrativo e musicale. Uscita al cinema: 20 dicembre 2012

 

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Die Hard – Un buon giorno per morire **

Quinto episodio della saga, Die Hard – Un buon giorno per morire (A Good Day To Die Hard, 2013) diretto da John Moore sembra aver fermato il tempo ed esser tornato indietro ai gloriosi anni 80, nei quali i nemici erano i russi, il Muro non era ancora caduto e la Guerra Fredda imperversava. Nostalgia del passato o totale mancanza di originalità narrativa? La bilancia propende verso la seconda risposta e all’ultimo capitolo di Die Hard non bastano più esplosioni, sparatorie e macchine distrutte per appassionare. Anzi alla lunga stancano e mettono in evidenza la mancanza totale di uno straccio di sceneggiatura e l’apparizione di una sequela di personaggi sterili, che circondano il mitico John McClane. Dopotutto il Mito rimane in piedi e non può non divertire la sua costante e immancabile auto-ironia e la ripetizione ossessiva di essere in vacanza. Ed è forse proprio lui l’unico motivo per cui Die Hard – Un buon giorno per morire si lascia guardare di sfuggita. Tutto il resto sono elementi distruttivi, che minano indelebilmente una saga gloriosa. Uscita al cinema: 14 febbraio 2013


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