Visitare l’Alhambra di Granada

Creato il 11 febbraio 2016 da Federica

L’Alhambra, dall’arabo al-Ḥamrā, “La Rossa” è uno dei siti più visitati del pianeta.
Con le sue possenti mura rosate, che la circondano, è cosituita da un grande palazzo con annesso giardino andaluso, sovrastanti la splendida città di Granada.

Originaria dimora dei sultani appartenenti alla dinastia araba dei Nasridi, è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.

Visitare l’Alhambra

Come arrivarci: è possibile raggiungere l’Alhambra autonomamente, in auto, prendendo la circonvallazione di Granada, direzione Sud e proseguendo fino ad incontrare e seguire l’indicazione “Alhambra”, che vi porterá sino al parcheggio del monumento. In alternativa, ci si può arrivare anche con i mezzi pubblici: le linee 30 e 32 del bus urbano fanno diverse fermate nei dintorni dell’Alhambra, compresa quella frontale alla biglietteria, dove vi consiglio di scendere.

Orari: Dal 15 ottobre al 14 marzo

  • Diurno
    • Da lunedì a domenica: dalle ore 8:30 alle ore 18:00.
    • Orario delle biglietterie: dalle ore 8:00 alle ore 17:00.
  • Notturno
    • Venerdì e sabato: dalle ore 20:00 alle ore 21:30.
    • Orario delle biglietterie: dalle ore 19:00 alle ore 20:30.

Dal 15 marzo al 14 ottobre

  • Diurno
    • Da lunedì a domenica: dalle ore 8:30 alle ore 20:00.
    • Orario delle biglietterie: dalle ore 8:00 alle ore 20:00.
  • Notturno
    • Da martedì a sabato: dalle ore 22:00 alle ore 23:30.
    • Orario delle biglietterie: dalle ore 21:30 alle ore 22:30.

Il ticket: Il biglietto d’ingresso può essere acquistato in loco, sia rivolgendosi al personale in servizio che attraverso le macchinette automatiche, pagando con carta di credito e con una piccola tassa agiguntiva di circa 1 euro. Per evitare inutili code e attese, io vi suggerisco però di sbrigare la procedura online tramite il sito ufficiale. Il prezzo è di 14 euro.

Cosa vedere: all’interno del complesso dell’Alhambra è bello vagare, perdersi, gironzolare, facendosi rapire dal fascino arabeggiante degli edifici e degli interni. Il rigorse e l’ossessione per il geometrico, le scritte inneggianti ad Allah, fontane, arabeschi e colonne.
Imperdibili sono innanzitutto i Palazzi Nasridi, a mio parere le attrazioni  più affascinanti dell’Alhambra. Descriverne gli interni è pressoché impossibile per la bellezza di stucchi, decorazioni, piastrellature, capitelli, archi…come dei pizzi in cui il tessuto e la stoffa sono stati sostituiti da marmi e stucchi, lavorati con una minuzia incredibile.

Tipici i soffiti a muqarnas, stupefacenti, costituiti da centinaia di piccole nicchie, dipinte.
In quest’area sorge anche il Palazzo dei Leoni, la residenza privata del monarca e della sua famiglia, con la bella fontana circolare attorniata, appunto, da statue di leoni ed i porticati di ispirazione cristiana.
Acque zampillanti e colori danno il meglio di sé nella zona dei Jardines Bajos e del Generalife, la residenza estiva del sultano.
Siepi curatissime, stagni con nifee ed aiuole fiorite accompagnano la passaggiata dei visitatori tra palazzi nettamente differenti dai precedenti, più puliti, lineari ma non per questo meno affascinanti.
L’area più antica dell’Alhambra è invece l’Alcazaba, cosituita da bastioni militari che dominano la città. Si compone di una serie di torri ma, soprattutto, di punti panoramici mozzafiato…anche con quei grossi nuvoloni che ho trovato io durante la mia visita.

Infine il Palazzo di Carlo V, l’area più recente, dimostra la consapevolezza dell’Imperatore spagnolo riguardo alla bellezza dell’architettura moresca. Egli infatti fece costruire proprio qui la sua dimora, con un inaspetatto patio interno circolare, vista la pianta rettangolare dell’edificio.