Visitare Napoli in 2 giorni

Creato il 22 aprile 2015 da Anna Pernice @Anna_Pernice
Napoli è la mia città da sempre e, per quanto la viva quotidianamente, mi è stato davvero difficile preparare questo articolo, richiesto da alcuni amici milanesi che verranno a breve a farmi visita.
Per conoscere, amare ed apprezzare Napoli e godere dei suoi panorami mozzafiato credo ci voglia almeno una settimana ma...se proprio la si vuole visitare in due giorni, ecco un elenco delle cose che non bisogna assolutamente perdere!



Partirei subito con la visita della Napoli più antica ed autentica: il centro storico! I miei amici alloggeranno a Fuorigrotta, quindi da lì consiglio di prendere la metropolitana linea 2 e scendere a Montesanto. Da lì attraversare la suggestiva strada della Pignasecca, lungo la quale c'è uno dei più famosi mercati del pesce di Napoli e da lì arrivare su Spaccanapoli, così definita perchè, vista dall'alto (una vista unica ed imperdibile è quella dal museo di San Martino), sembra dividere la città in due parti!

Arrivati a Spaccanapoli, proseguite verso Piazza de Gesù, dove vi consiglio di visitare la chiesa del Gesù NuovooTrinità Maggiore, unachiesa monumentalediNapoli, ad ovest dell'anticodecumano inferiore, costruita al posto dell'antico palazzo Sanseverino. Si tratta di una delle più importanti chiese basilicali della città a cui vi hanno lavorato i più influenti artisti della scuola napoletana; all'interno è custodito inoltre il corpo di san Giuseppe MoscatiLa facciata di palazzo Sanseverino divenne la facciata della chiesa che ancora oggi è caratterizzata da particolari bugne, una sorta di piccole piramidi aggettanti verso l'esterno, normalmente usate dal rinascimento veneto.

Proseguendo dalla piazza, vi ritroverete al Monastero di Santa Chiara,  
unedificio di cultodiNapoli, sotto un profilo storico-artistico tra i più importanti della città, nonchè la più grande basilica gotica del mondo. Edificato tra il1310e il1330su un complesso termale romano delI secolod.C., per volere diRoberto d'Angiòe della reginaSancha d'Aragona, comprende il celebre Chiostro Maiolicato con i suoi affreschi, il Museo dell'Opera, la Zona Archeologica ed il Presepe Artistico del Settecento.

Dopo Santa Chiara, vi consiglio di visitare la Cappella San Severo, adiacente a Piazza San Domenico Maggiore, una chiesa oggi sconsacrata che ospita capolavori come il Cristo velato, conosciuto in tutto il mondo per il suo velo marmoreo che quasi si adagia sul Cristo morto e numerose altre opere di pregiata fattura o inusuali,come le macchine anatomiche, due corpi totalmente scarnificati dove è possibile osservare, in modo molto dettagliato, l'intero sistema circolatorio. A questo punto vi consiglio di spostarvi su Via dei Tribunali e per farlo, la strada consigliabile è Via San Gregorio Armeno, la caratteristica strada dei pastori che diventa magica nel periodo di Natale, ma che è sempre bella tutto l'anno.

Arrivati a Via dei Tribunali, andate a visitare Napoli Sotterranea, una città sotto la città (visita sconsigliata a chi soffre di claustrofobia)! La città sotterranea si estende sotto tutto il centro storico,  fu usata come rifugio durante la seconda guerra mondiale e ad essa sono legati miti e leggende ancora oggi vivi nell'immaginario collettivo dei napoletani. Il percorso dura 1 ora e mezzo ed è possibile vedere solo 1 km dei 400 km che attraversano tutta Napoli. I primi manufatti di scavi sotterranei risalgono a circa 5.000 anni fa, quasi alla fine dell'era preistorica.
Usciti da Napoli sotterranea, direi che è arrivata l'ora di fare una sosta culinaria e vi consiglio la pizzeria Sorbillo, pizzeria storica di Napoli, che secondo me fa la pizza più buona della città. Vi avviso che ci sarà da aspettare almeno un'ora, quindi, vi consiglio di lasciare il vostro nome alla porta ed approfittarne per visitare la Chiesa di Santa Maria del Purgatorio che è vicinissima. La riconoscete perchè all'esterno troverete due colonne con sopra dei teschi di bronzo. Le visite guidate si effettuano solo la mattina e nei sotterranei è possibile ammirare il famoso teschio con il velo da sposa, che la leggenda narra appartenere a Lucia D’Amore, figlia di Domenico, principe di Ruffano, data in sposa al marchese Giacomo Santomago. Dato che la giovane principessa non voleva sposare il gentiluomo secondo alcuni si suicidò, per altri morì di dolore. Certi raccontano che tentò una fuga tragica, che era malata di tisi o che fu vittima di un omicidio mentre avanzava verso l’altare. Un’altra versione narra che in realtà ella fosse innamorata del marchese e che durante il viaggio di nozze fosse annegata. L’unica costante è che la giovane non riuscì a consumare il rito del matrimonio. Alla fine il padre, devoto alla chiesa del Purgatorio, decise di seppellirla nel complesso di Santa Maria. Lucia è così diventata una luce di speranza per tutte quelle donne che desiderano trovare l’uomo della propria vita per sposarsi. È conservata in un reliquiario circondato da messaggi e bigliettini che le devote le lasciano intorno per ricevere una grazia, alleviare un dolore o semplicemente per ringraziarla.

Dopo la pausa pranzo, non potete perdervi la visita al Duomo di Napoli. Il Duomo sorge lungo il lato est della via omonima, in una piazzetta contornata da portici ed ingloba a mo' di cappelle laterali altri due edifici di culto di particolare importanza definibili a sé stanti: la basilica di Santa Restituta, che custodisce il battistero più antico d'Occidente, quello di San Giovanni in Fonte, e la reale Cappella del Tesoro di San Gennaro, che conserva le reliquie del santo patrono della città. Si tratta di una delle più importanti e grandi chiese della città, sia da un punto di vista artistico, essa è di fatto la sovrapposizione di più stili artistici che vanno dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco, che sotto un profilo culturale, ospitando infatti tre volte l'anno il rito dello scioglimento del sangue di san Gennaro.
Poi, se avete tempo, vi consiglio di visitare anche il Pio Monte della Misericordia, un’Istituzione fondata nel 1602 da sette giovani nobili napoletani che attualmente custodisce una delle opere originali del Caravaggio!


Dopo spostatevi su Via Roma, anche conosciuta come Via Toledo, una delle strade più commerciali della città,  ed ammirate il folclore dei quartieri spagnoli.

Sosta caffè al Caffè Gambrinus, che è un'istituzione a Napoli e poi ad ammirare la bellezza di Piazza del Plebiscito e della chiesa di San Francesco di Paola. E' una delle piazze più grandi della città e d'Italia e per questo è quella più utilizzata per le grandi manifestazioni.
Di fronte, invece, troviamo il Palazzo Reale.una delle quattro residenze usate dalla casa reale dei Borbone di Napoli durante il Regno delle Due SicilieLa facciata a basamento porticato con due ordini di finestre è lunga 169 metri, nel suo centro sono evidenti gli stemmi reali e vicereali.Il re Umberto I di Savoia, nel 1888, fece apportare le modifiche alla facciata del palazzo che consentirono l'apertura ad arco di diverse nicchie dentro le quali furono collocate le statue raffiguranti i capostipiti delle dinastie dei sovrani che hanno regnato su Napoli.

A fianco troviamo il Real Teatro San Carlo di Napoli, da poco definito il teatro più grande e più bello d'Europa, costruito nel 1737, per volontà del Re Carlo III di Borbone fortemente intenzionato a dare alla città un nuovo teatro che rappresentasse il potere regio, anticipando di 41 anni la Scala di Milano e di 55 la Fenice di Venezia. Ancora oggi è possibile vedere il lusso del Teatro settecentesco e sentirsi per qualche ora un nobile del rinascimento!
Di fronte troviamo la Galleria Umberto I, costruita alla fine del 1800.

Se non siete troppo stanchi, a questo punto vi consiglio di visitare il Maschio Angioino, uno dei 4 castelli presenti nella città di Napoli e poi incamminarvi verso il lungomare di Via Caracciolo con una sosta al Castel Dell'Ovo, che sorge sull'isolotto di Megaride, circondato dal Borgo Marinari, e la sua origine è fissata intorno al dodicesimo secolo, con la edificazione di una rocca poi ampliata dai Normanni e dagli Angioini.

A questo punto, presumo che siate abbastanza stanchi e quindi vi consiglio di divertirvi ai baretti di San Pasquale a Chiaia per degistare un buon aperitivo e godere della movida partenopea.
Per la cena, ci sono varie proposte: o ristorante di pesce al borgo marinari oppure, se volete provare la cucina tipica partenopea, vi consiglio la Trattoria da Nennella nei quartieri spagnoli!
Per il secondo giorno a Napoli, vi consiglio di recarvi subito al quartiere Sanità per andare a visitare il Cimitero delle Fontanelle, uno dei luoghi più suggestivi di Napoli, nel quale sono conservate 8 milioni di ossa, dei defunti vittime dell'epidemia di peste nel 1656 e di colera del 1836.

Potete farlo prendendo la linea 1 della metropolitana di Napoli e scendere a Materdei (così potete dare un'occhiata anche alle stazioni dell'arte).

Proseguendo per il tour per il rito dei morti a Napoli, vi consiglio di visitare le Catacombe di San Gennaro. Si parte da Capodimonte e si scende fin giù alla Sanità, attraverso una passeggiata suggestiva tra i cuniculi del sottosuolo di Napoli. Per catacombe di Napoli si intendono quei cimiteri sotterranei scavati nel tufo o in altri terreni facilmente asportabili in età classica da parte della comunità cristiana napoletana. Per importanza archeologica e artistica sono seconde solo a quelle di Roma, che hanno dalla loro parte il fatto di essere più numerose ed estese.

Procedete poi con una visita al Museo di Capodimonte, che ospita gallerie di arte antica, una di arte contemporanea ed un appartamento storico.
Successivamente spostatevi sulla collina di San Martino, dalla quale vedrete il panorama più bello e suggestivo di tutta la città!
Lì potrete visitare sia il Castel Sant'Elmo che la Certosa di San MartinoLa certosa di San Martino è tra i maggiori complessi monumentali di Napoli; costituisce, in assoluto, uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca insieme alla Reale cappella del tesoro di San Gennaro. Essa è situata sulla collina del Vomero, accanto a castel Sant'Elmo. All'interno della certosa è situato il museo nazionale di San Martino, dove sono conservate diverse opere che vanno dalla Napoli Borbonica fino al periodo postunitario. Di notevole interesse sono anche le porcellane di Capodimonte e l'arte presepiale che il museo ospita. Nella certosa sono collocate, infine, diverse sculture di Pietro Bernini, come la Madonna col Bambino e San Giovannino ed una tavola, recentemente acquistata dallo Stato italiano, di rilevanza storica per quanto concerne l'evoluzione urbanistica della città: la Tavola Strozzi.


Nel pomeriggio, invece, vi consiglio di spostarvi in zona Pozzuoli per visitare la Solfatara e le Terme di Agnano e di fermarvi a mangiare lì sul lungomare. Ci sono molti ristorantini non turistici che cucinano buon pesce, pizza o anche pub.



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