Furono i greci a fondare nel 600 a.C. la città di Paestum, chiamandola Poseidonia, in onore del dio del mare. E proprio il mare è solo uno dei motivi per visitare questo magnifico luogo, forse neanche il principale. Paestum, infatti, nonostante le splendide acque da cui è bagnata, è più nota per la zona archeologica e i maestosi templi dorici.
Paestum, zona archeologica. Fonte Foto: simonov - flickr.com
Visitare Paestum: tappa obbligata alla zona archeologica
Trascorrere una vacanza o anche soli alcuni giorni a Paestum, comune della Campania affacciato sulla costa del Cilento, significa godere di un ottimo mare e di buon cibo, ma soprattutto visitare un luogo dichiarato nel 1998 patrimonio dell’umanità protetto dall’ Unesco, unitamente a tutto il parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano con i siti archeologici di Paestum, appunto, ma anche Velia, e la Certosa di Padula. Paestum è soprattutto un importante sito archeologico, che testimonia la grandezza che questo luogo ha avuto nel corso dei secoli. La città fu fondata dai coloni greci verso la fine del VII sec. a.C. con il nome di Poseidonia (da Poseidone, il dio del mare) e solo nel 273 a.C. assunse il nome attuale sotto il dominio dei Romani. Testimonianza del suo passato e dell’antico splendore, sono soprattutto i maestosi Templi: il Tempio di Hera (detto impropriamente Basilica), ilTempio di Nettuno, il più grande e meglio conservato, ed il Tempio di Cerere. Chi visita l’area archeologica non può non percorrere la Via Sacra, lunga 12 Km, che univa la città di Poseidonia al Tempio di Hera alla foce del fiume Sele e visitare il Museo Archeologico Nazionale con tanti importanti reperti fra cui i dipinti della celebre Tomba del Tuffatore.
Dopo la gita d’obbligo alla zona archeologica non c’è niente di meglio di un pò di relax in riva al mare. Anche da questo punto di vista Paestum non delude offrendo a turisti e visitatori lunghe spiagge di sabbia fine, con stabilimenti ben attrezzati e tratti di spiaggia libera. Le ampie spiagge e il mare non molto profondo rendono questo luogo ideale per il turismo familiare. Famiglie che possono poi ritrovarsi nei tanti ristoranti della zona e qui guai ad esimersi ad assaggiare la mozzarella. Questa, infatti, è zona di produzione di questo prodotto come testimoniano i tanti caseifici che si incontrano lungo le strade.
Visitare Paestum: alcuni consigli
Un punto nevralgico per visitare Paestum è La locanda del mare. Qui alloggerete in camere dall’arredamento molto curato (ogni stanza, finemente arredata, è ispirata a un verso di una poesia dedicata al mare) a pochi passi dalla spiaggia della Linora. Al ristorante, inoltre, si possono gustare ottime specialità, oltre che, ovviamente, una colazione internazionale. Un punto nevralgico si diceva, anche perchè la Locanda è a pochi chilometri dalla zona archeologica.