(Visto che è il Saint Patrick’s Day) Oggi viaggio in Irlanda nei luoghi di W.B.Yeats (con celebrazioni lunghe un anno)

Creato il 17 marzo 2015 da Maryandthebooks @MaryTraf

Wild Atlantic – credits Turismo Irlandese

Mi sono sempre chiesta come mai San Patrizio, patrono d’Irlanda, susciti tanta simpatia e tanto coinvolgimento anche in chi irlandese non è!

Sarà che gli irlandesi, emigranti nei secoli come del resto noi italiani, hanno giustamente portato con sè la tradizione ovunque siano nel mondo “contagiando” anche i locali. Sarà sicuramente il fascino irresistibile dell’isola di smeraldo: la sua natura, la sua musica. E, naturalmente, la sua letteratura. E non posso non pensare che se siamo tanto affascinati dall’Irlanda il merito è anche dei suoi scrittori, delle sue storie.

Io, per esempio, l’Irlanda l’ho in fondo incontrata per la prima volta da adolescente con Gente di Dublino di James Joyce (e, va bene, anche con le canzoni degli U2, ovviamente!).
Non è però di Joyce che vi voglio parlare oggi, ma di un altro grande figlio dell’Irlanda letteraria. Oggi è il Saint Patrick’s Day ed io per celebrarlo con voi ho scelto William Butler Yeats. Perchè? Perchè se amate il poeta e state pensando da tempo a un viaggio in Irlanda, questo è l’anno giusto. E’ Yeats 2015. Ovvero: si celebrano i 150 anni della nascita del poeta che nel 1923 vinse il premio Nobel per la letteratura, con una miriade di eventi ed appuntamenti dedicati.
William Butler Yeats nacque il 13 giugno 1865 a Dublino ma dopo pochi anni la famiglia si trasferì a Sligo, sulla costa atlantica d’Irlanda, ed è qui che si concentreranno molte delle celebrazioni, in questa terra che con le sue montagne, i suoi laghi ed il suo folclore fu terra d’ispirazione per Yeats per diverse sue poesie, compresa Lake Isle of Innisfree (alcune sue citazioni sono state utilizzate nel film “Million Dollar Baby” di Clint Eastwood e nella serie Tv di fantascienza “Fringe”)

Hargadons Pub, Sligo

Qui ci saranno lo Yeats Day Festival (intorno appunto al 13 giugno), ma anche declamazioni giornaliere di poesia nell’Hargadons Pub, uno dei più antichi della città, ed esibizioni open air lungo la Wild Atlantic Way.
E poi c’è Galway, dove nel 1916 W.B.Yeats acquistò per 35 sterline un castello, lo ristrutturò e ribattezzò Thoor Ballylee,

Abbey Theatre – credits Turismo Irlandese

Fu la sua dimora estiva per gli anni a venire e vi trovò ispirazione.
E naturalmente c’è Dublino, con l’Abbey Theatre di cui Yeats fu fondatore insieme a Lady Augusta Gregory ed Edward Martyn, con l’intenzione di portare in scena rappresentazioni irlandesi e celtiche. A Dublino si potrà visitare la National Library of Ireland che custodisce la principale collezione di opere di Yeats ed assistere alla messa in musica delle opere del poeta alla National Concert Hall.
La tomba di Yeats infine è in un cimitero nel villaggio di Drumcliffe. La visita è inserita nel programma di un tour attraverso lo Yeats Country.

Yeats Headstone – credits Turismo Irlandese

Questi sono solo alcuni spunti per visitare l’Irlanda sulle orme di W.B.Yeats: io li ho presi dal portale ufficiale del Turismo Irlandese, ed è lì che vi consiglio di andare a fare un giro perchè hanno realizzato una pagina accuratissima dedicata ai 150 anni della nascita di W.B.Yeats ed ai suoi luoghi. Ci trovate anche tutte le informazioni sugli eventi che animeranno l’Irlanda in quest’anno speciale per la letteratura irlandese. E naturalmente esiste anche il sito ufficiale delle celebrazioni, Yeats 150.

E’ successo anche a voi leggendo questo articolo? Siete tornati indietro ai tempi della scuola? Io sì! E allora vi regalo questa poesia di W.B.Yeats, che mi riporta indietro ai libri di letteratura inglese del liceo e dell’università…

William Butler Yeats – credits Turismo Irlandese

Ecco The Second Coming,

Turning and turning in the widening gyre
The falcon cannot hear the falconer;
Things fall apart; the centre cannot hold;
Mere anarchy is loosed upon the world,
The blood-dimmed tide is loosed, and everywhere
The ceremony of innocence is drowned;
The best lack all conviction, while the worst
Are full of passionate intensity.

Surely some revelation is at hand;
Surely the Second Coming is at hand.
The Second Coming! Hardly are those words out
When a vast image out of Spiritus Mundi
Troubles my sight: somewhere in sands of the desert
A shape with lion body and the head of a man,
A gaze blank and pitiless as the sun,
Is moving its slow thighs, while all about it
Reel shadows of the indignant desert birds.
The darkness drops again; but now I know
That twenty centuries of stony sleep
Were vexed to nightmare by a rocking cradle,
And what rough beast, its hour come round at last,
Slouches towards Bethlehem to be born?

Ma per esorcizzare le atmosfere apocalittiche di questi versi vi voglio lasciare con qualcosa di più solare, con quella che, come colonna sonora di un viaggio in Irlanda, non può proprio mancare. Buon viaggio!


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