Vita

Creato il 29 marzo 2014 da Eva Guidi

Se c’è una cosa per cui devo primariamente ringraziare i miei genitori è il fatto che mi abbiano insegnato a stare al mondo: la vita di per sé non è semplice, questo l’ho imparato sulla mia pelle, ma ogni cicatrice, ogni sbavatura, ogni livido fanno di me la persona che sono, quella che tutti i giorni cammina, per le strade di un’esistenza colma di gradini, pozzanghere e tombini scardinati, a testa alta, con lo sguardo fisso, diretto verso il sole. Ci si scotta, lo so, gli occhi bruciano e le lacrime inondano il viso ma, esattamente come al buio, ci si abitua e si impara ad affrontare la realtà così come capita, crescendo. Ogni difficoltà mi ha aiutato ad aprire un po’ di più gli occhi e mi sono resa conto che, spesso, non ne scaturiva solamente una grande stanchezza e senso di rassegnazione ma un miglioramento, un reale miglioramento. IO SO VIVERE, sembra banale ma non so quante persone abbiano la facoltà di affermarlo, so come funziona il mondo, conosco le sporche regole del suo gioco, le sconfitte ma anche la completa soddisfazione delle mie vittorie su di esso. Riconosco di possedere un grande tesoro, me stessa, la mia mente e la mia intelligenza e non è di cultura che sto parlando, ci tengo a precisare il concetto, perché molte volte le persone più blasonate ed innalzate su miriadi di palmi di mani sono anche le più povere di contenuti. Fondamentalmente so quanto valgo: lasciamo perdere la fisicità e tutto ciò che possa apparire superficiale, sono una bella persona e questa certezza credo mi renda una delle ragazze più ricche al mondo. Tutto questo non è finalizzato ad un innalzamento egocentrico di me stessa, non ha come obiettivo quello di ritenermi superiore rispetto a chi mi circonda ma mi da la reale possibilità di rispettare gli altri, in tutto e per tutto, facendo appello al buonsenso, la pietra più rara e preziosa della contemporaneità. Per questo mi sento di ringraziare mia madre e mio padre, per avermi regalato gli strumenti con cui spiccare il volo, che mi dessero la possibilità di riconoscere e selezionare il mio stormo e, con esso, librarmi verso tutto ciò che mi aspetta.

Grazie, vi amo

sempre.



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