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VITA COMPLICATA DI UN CERVO IMPERIALE - Come fa un marito ad accettare la promiscuità della moglie

Creato il 14 settembre 2011 da Ciro_pastore
VITA COMPLICATA DI UN CERVO IMPERIALE - Come fa un marito ad accettare la promiscuità della moglieVi siete mai chiesti perché un marito tradito venga definito “cornuto”? Le spiegazioni sono tante e contrastanti, probabilmente dovute all’evoluzione che l’aggettivo “cornuto”, col significato di tradito, ha subito nei secoli. Originariamente aveva un significato positivo e le corna erano addirittura un ornamento prestigioso; infatti, i guerrieri barbari se ne ornavano orgogliosi. La sua accezione negativa risale al Basso Medioevo, ai tempi dell'imperatore bizantino Andronico I (Costantinopoli - XII secolo), il quale, quando voleva una donna sposata, ne faceva imprigionare il marito, la possedeva nella casa di lei e, in segno di dispregio, usava far apporre davanti all'ingresso trofei di caccia con imponenti corna. Un altro significato può aver avuto origine nella Sicilia sotto la dominazione araba. In quell’epoca, i grandi feudatari solevano andare a caccia di cervi nelle campagne palermitane. Dal momento che questi nobili musulmani stavano lontani dalle loro abitazioni per molti chilometri, decidevano di dormire in case del luogo in cui esercitavano libertinamente la propria sessualità. I padroni di quelle dimore, allora, concedevano le loro mogli ai signori arabi, e questi, trascorsa la notte, come segno di apprezzamento del "dono ", consegnavano ai mariti "traditi", le corna dei cervi catturati, divenendo pertanto cornuti. Infine sembrerebbe che l'aggettivo cornuto (tradito) derivi al maschio della capra - detto anche becco - e da qui il termine "far becco", "essere becco", perchè è noto che la capra femmina cambia spesso partner. Quello che è strano di tutta la faccenda è che tutti sono pronti a schernire e denigrare il marito cornuto, dimenticando che cornuti si diventa quando si ha la sventura di avere una moglie “zoccola” (a proposito, preannuncio un prossimo pezzo sull’etimologia di zoccola). Non esiste, infatti, una parola specifica per la moglie vittima del tradimento maschile. Al massimo si usa compassionevolmente il femminile di cornuto, ma con una forza evocativa nettamente diluita. Ovviamente, il marito che in qualche modo non è in grado di tenere legata sessualmente a sé la propria moglie può avere delle pecche, e spesso sono di natura sessuale. Ma si dimentica che il malcapitato è vittima della promiscua ingordigia sessuale di una moglie che tradisce non solo per il puro piacere sessuale, ma anche per fame di oggetti lussuosi. Oggi, peraltro, alla base di molti tradimenti ci sono venali motivi di interesse, economico e/o carrieristico. Sempre meno si tradisce per desiderio sessuale o per sfuggire dalla noia matrimoniale.Personalmente, peraltro, non sono contrario al matrimonio in sè, ma trovo che un uomo e una donna siano le persone meno adatte a sposarsi. Ho notato che, spesso, i maschi predisposti naturalmente a diventare cornuti sposano di preferenza le donne adultere per vocazione. Voglio dire che un uomo che accetta di essere cornuto, in fondo, non cercava altro dalla vita. Senza dimenticare che ci sono donne la cui infedeltà è l’unico legame che le unisce ancora al marito, in un perverso gioco fatto di tradimenti e riappacificazioni.Conoscevo una donna molto fortunata, ha avuto la fortuna di sposare un cornuto e da allora va a letto con tutti. Avendo avuto tale colpo di culo (è proprio il caso di dirlo), non si faceva scrupolo di far capire al marito che aveva in atto una tresca extraconiugale. Anzi, faceva di tutto perché il marito, in qualche modo, ne venisse a conoscenza. Non vi dico la mia sorpresa, infatti, quando si faceva passare a prendere proprio sotto casa, con il marito che da un momento all’altro poteva sorprenderci. Con il passare degli anni capii che proprio questo era il suo segreto desiderio: essere finalmente scoperta. Come si sa, però, è molto difficile far felice il proprio marito; e' più facile far felice il marito di un'altra. E lei era specializzata in mariti da sottrarre ad altre donne. Infatti, la richiesta tipica era di lasciare mia moglie, ma non per andare a vivere insieme, come banalmente penserete. L’obiettivo vero era collezionare un altro scalpo per la propria personalissima collezione di sfasciafamiglie. Il suo rapporto matrimoniale, invece, resta stabile perché il tradimento in quella coppia era l’unico collante. La differenza di età veniva combattuta con la promiscuità di lei e l’acquiescenza di lui. Anche perché le corna sono come i dolori: fanno male, ma non ne muori. Anzi, alla lunga per certe coppie squilibrate anagraficamente diventano un gioco perverso che avvinghia i destini reciproci. Ovviamente, le apparenze vengono salvate ma i due giocatori di quella perversa partita sono reciprocamente vittime e carnefici. Vi starete chiedendo se tale menage familiare atipico provochi poi degli effetti collaterali. Sicuramente ci sono riflessi di carattere psicosomatico che fanno insorgere patologie di vario tipo. In quel caso specifico di cui vi parlavo, il pacifico “cornuto” consapevole, aveva acculato una tale serie di problemi cardiocircolatori e diabetici che erano probabilmente in relazione con l’azzerata autostima derivante dai continui tradimenti. Lei, invece, soffriva di ostinate stipsi e di seri problemi psicologici che la costringevano all’uso continuo di un famoso psicofarmaco, Xanax, mi pare si chiamasse. La costante paura/desiderio che il suo sistema di vita venisse finalmente scoperto avevano turbato anche il suo equilibrio psicofisico. Ma era tale la spinta al tradimento che lo esercitava anche nei confronti dei suoi stessi amanti. In fondo, il vero brivido del tradimento non si esaurisce mai visto che deriva dall’incombente possibilità di essere scoperti. È un po’ come quando da piccoli proviamo a prendere la nutella dalla credenza quando ci è stato proibito di farlo. Gustare quel dolce nettare immergendovi le dita, succhiandole con voluttuosa voracità, è una sensazione resa insostituibile dalla paura di essere scoperti che ci stringeva la gola. Emozioni che in età adulta difficilmente si provano, salvo nelle situazioni tipiche del tradimento. In fondo, dietro ogni donna dai costumi sessuali promiscui, non c’è bruto desiderio erotico ma, forse, si nasconde una bambina alla ricerca di forti emozioni.
Ciro Pastore – Il Signore delle Ancelle
leggimi anche su http://lantipaticissimo.blogspot.com/2011/09/meglio-una-grande-manovra-che-tante.html

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