Guardo negli occhi il mio cane (già di per sé incredibile, visto che evita sempre lo sguardo di chiunque) e penso: "Beato te". O forse lo dico anche a mezza voce. Chiunque abbia un cane, almeno una volta nella vita, l'ha pensato. E probabilmente, l'ha fatto anche chi un cane non ce l'ha. Dormono, mangiano, scodinzolano (il mio poco), giocano, fanno qualche passeggiata e tanta pipì (talmente tanta che se fossimo come loro, altro che ritenzione idrica e cellulite!). Si, non avranno una vita entusiasmante e sostanzialmente esistono solamente, ma chi non vorrebbe, qualche volta, esistere e basta? Giusto per qualche giorno. Addio esami, scadenze, scuola, lavoro, preoccupazioni, cose da fare, cose da dire, cose da pensare. Qualche giorno in assoluta spensieratezza in cui recuperare le dormite che non si sono potute fare (a volte mi chiedo come facciano a dormire così tanto). Quando mi penso cane, non posso fare a meno di pensare lui umano. E qui viene la parte più divertente. Rido da sola a immaginarmi che razza di persona verrebbe fuori e soprattutto, con che carattere! Un ragazzino bassetto bisognoso di stare al centro dell'attenzione, che fa battute cretine, scontate e fuori luogo per far vedere che lui ne sa. Terribile. Di quelli viscidi proprio. Forse è meglio se continua a fare il cane. E forse è meglio se io continuo a fare la persona e la smetto di immaginarmi cane e di scrivere post cretini.
B.