"E tu saresti la fighetta del film? Ma sembra che hai 120 anni..."
"Ce li ho, infatti adesso devo tornare al pensionato che s'è fatto tardi."
Quella dei 21 anni è una soglia importantissima da superare negli USA, che va celebrata tramite una cerimonia di passaggio, come dice il personaggio idolo del film, Miller (Miles Teller), all'amico neo 21enne, l’orientale Jeff Chang.
Il punto è che negli Stati Uniti d'America si esce a bere. Perché è un passaggio sacro. Come in Africa. In Africa lasci il villaggio e torni quando hai ammazzato un orso! È come quando un eschimese uccide il suo primo pinguino, ok? In questo paese, Jeff Chang, gli amici ti portano fuori e ti imbottiscono di alcol.
"La vera fighetta del film adesso è lui!"
Come potete intuire, si tratta di una commedia alcolica americana tipica, sulla scia di Una notte da leoni, o più che altro dei due poco riusciti seguiti Una notte da leoni 2 e 3. Hey, ma allora il titolo italiano non è poi tanto campato per aria, non come la pellicola sul bird-watching Un anno da leoni (titolo originale: The Big Year). Tanto più che i registi della pellicola Jon Lucas e Scott Moore sono gli sceneggiatori proprio del primo mitico Una notte da leoni. I titolisti italiani lo sapevano, o gli è semplicemente andata di culo, con questa notte da leoncini?In pratica, 21 & Over è allora un Una notte da leoni in versione teen, o meglio post-teen, visto che i protagonisti hanno l’età legale per bere e possono quindi essere considerati dei giovani adulti. O ancora, ci troviamo al cospetto di un film non troppo distante da Project X. Laddove quello però era realizzato in stile mockumentary, questo 21 & Over è girato come un film normale. Una commedia goliardica americana tipica, sulla scia di American Trip o Fatti, strafatti e strafighe o Maial College e insomma sì, aveva capito da tutti questi riferimenti che non ci troviamo di fronte al film più originale o intellettuale dell’anno. Però fa il suo dovere?
"E io allora sono la figona del film!"
No, se non siete patiti del genere.Mentre sì, con gli allocchi come me che in questo genere di teen comedy ci sguazzano alla grande, fa il suo porco dovere, o quasi. Nonostante un livello di originalità pari a zero, un cast ben poco eccezionale, una protagonista femminile (Sarah Wright) molto meno gnocca delle gnocche medie di questo genere di film, 21 & Over intrattiene in maniera disimpegnata, a tratti diverte, è sguaiato e cazzaro quanto basta e non propone nemmeno un messaggio tanto buonista, come spesso capita nelle pellicole U.S.A.! U.S.A.! (e non solo U.S.A.! U.S.A.!). La morale del film è che nella vita non è importante inseguire l’American Dream o fare soldi e fare successo. L’importante è divertirsi. Spassarsela come se non ci fosse un domani, Spring Breakers style. Proprio quanto capita ai tre protagonisti di questo film, che guarda come modello all’umorismo cazzaro alla American Pie delle pellicole già citate sopra, ma getta anche uno sguardo alle commedie anni ’80 come Una pazza giornata di vacanza con Matthew Broderick. La storia è sempre la stessa: crescere fa schifo. E allora perché non rimandare le responsabilità e la vita da adulti ancora un po’ e nel frattempo sbronzarsi ancora una volta? Solo un’altra volta… (voto 5,5/10)