Vita da parco, vita da mamma.
Da Madamadore
Ieri, dopo il lavoro, Madamadorè ha fatto un salto in banca per sistemare una certa questione e si è scontrata con una sorta di cariatide che, alla velocità di una lumaca, la ha, inutilmente, intrattenuta per circa 20 minuti, non contenta, la poverina si è recata all'ufficio anagrafe del proprio comune per risolvere un'altra questioncina e qui ha constatato che la tizia allo sportello molto probabilmente doveva essere la moglie del tizio della banca.Stordita da tanto entusiasmo e professionalità Madamadorè è passata a casa da nonna A. a ritirare le sue figliole, quindi, si è recata al parco dove ha trascorso quel che restava del pomeriggio in compagnia di due amiche mamme, le uniche della categoria che Madamadorè può vantare di avere, dal momento che Madamadorè ha, per lo più, delle amiche che non sono mamme o conosce mamme che non sono amiche.A fine giornata Madamadorè si è sorpresa a pensare a quanto fosse stato dvertente e piacevole il pomeriggio al parco e mentre cercava di spiegare a sè stessa il perchè di tanta euforia è arrivata alla seguente conclusione: le due orette scarse trascorse al parco sono state l'unico momento della giornata in cui Madamadorè si è sentita mamma e si è comportata di conseguenza.Insomma, Madamadorè ha realizzato che sebbene le sue figlie siano sempre nella sua mente e nel suo cuore il tempo che può dedicare loro è e sarà veramente poco.Stai a vedere che Madamadorè inizia ad essere stanca della vita che l'aspetta o sono solo brutti pensieri alla vigilia della fine del periodo di allattamento?