Garibaldi é giustamente noto come l’Eroe dei Due Mondi, avendo combattuto a lungo sia in Europa e sia in America per la libertà dei popoli. Questo fascino di valoroso combattente, ampiamente meritato per il suo coraggio e il valore mostrati nei campi di battaglia, ha però inevitabilmente offuscato altri suoi pregi.
Non tutti sanno, ad esempio, che Garibaldi aveva una bellissima voce da baritono e che a Marsiglia, dove si era rifugiato nel 1834, dopo la sua condanna a morte da parte dei giudici del Re di Sardegna, per avere complottato insieme a mazzini per spodestare il re a vantaggio della repubblica, si guadagnò da vivere cantando le romanze italiane allora in auge nelle trattorie e nelle taverne, dove le arie d’opera del bel canto italiano, anche allora, andavano per la maggiore.
Garibaldi inoltre è stato anche insegnante di francese, di italiano, di fisica e di matematica. L’italiano era la sua lingua madre; il francese lo padroneggiava alla grande, avendolo respirato, se non in casa (dove il giovane Peppino udì risuonare sempre il dolce italico sì), quantomeno in certi ambienti cittadini che ebbe modo di frequentare sin dalla sua prima giovinezza.
Quanto alla Fisica ed alla Matematica occorre ricordare che Garibaldi era un maestro della navigazione (a 27 anni ottenne già il brevetto di Capitano) e, come tale, conosceva alla perfezione certi fenomeni fisici e le leggi matematiche che stanno alla base dell’istruzione di un marinaio del suo livello.
Avremo modo di tornare su queste vicende.
I genitori, facoltosi basta per poterselo permettere, assunsero tre precettori per dare al giovane Peppino una brillante educazione e una solida formazione culturale. Volevano infatti che egli diventasse un medico o un avvocato; la madre, fervente cattolica, sperava in cuor suo che l’amato Peppino si facesse prete. Ma il destino di Garibaldi era un altro.
Per adesso, lasciato il Garibaldi bambino (lui stesso ha scritto nelle sue Memorie che amava più i giochi degli studi, come ogni altro bambino che si rispetti, aggiungo io!), troviamo Peppino quindicenne che, presa in prestito una barca, alla rimessa del porto di Nizza, si avventura con altri amici alla scoperta della Liguria.
Ma viene scoperto e riportato a casa la sera stessa!!!
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