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Vitalizi della Casta: continua la presa per i fondelli del popolo italiano

Creato il 10 luglio 2015 da Ritacoltellese
Da: Lettera 43

Vitalizi, revocati a 18 parlamentari condannati

Tagliati solo 18 assegni. E i contributi vanno ridati. Al Cav spettano 220 mila euro.


Dieci deputati e otto senatori, condannati in via definitiva per reati gravi, resteranno senza vitalizio.
Dopo due mesi di «preavviso» la Camera ha tolto l'assegno a: Massimo
Abbatangelo (ex Msi, assegno da 4.965 euro al mese), Giancarlo Cito (ex Msi, poi Fi ed ex sindaco «tuttofare» di Taranto, 2.139 euro); Robinio Costi (ex Psdi, 2.124 euro); Massimo De Carolis (ex Dc,3.016 euro); Francesco De Lorenzo (ex ministro della Sanità, ex Pli, 4.013 euro); Giulio Di Donato (ex Psi, 4.035 euro); Pietro Longo (Ex Psdi, ex ministro del Bilancio nel Craxi I, 4.992 euro); Raffaele Mastrantuono (ex Psi, 3.884 euro); Gian Stefano Milani (ex Psi, 2.276 euro) e Gian Mario Pellizzari (ex Dc, 5.481 euro).
STOP AL VITALIZIO PER B E ALTRI SETTE. Al Senato lo stop èstato confermato per Silvio Berlusconi (8 mila euro al mese); MarcelloDell'Utri (4.400 euro); Vittorio Cecchi Gori (ex Ppi, 3.408 euro);Pasquale Squitieri (An, 2.381 euro); Antonio Franco Girfatti (ex Fi; 3.408); Vincenzo Inzerillo (ex Dc, 2.381 euro);  Franco Righetti (ex Popolari, 3.408 euro); Giorgio Moschetti (ex Dc, 2381).
Il risparmio per i deputati sarebbe di quasi 37 mila euro al mese che, moltiplicati per 12, diventano poco meno di 450 mila euro all'anno. Al Senato si risparmiano poco meno di 30 mila euro al mese, circa 360mila euro l'anno.

Di Maio: «Revocato il vitalizio a 10 sfigati»

Luigi Di Maio, deputato del M5s.
(© Ansa) Luigi Di Maio, deputato del M5s.La revoca, per il M5s, non è che una beffa. Non a caso i pentastellati all'ufficiodi presidenza hanno votato contro con la Lega, mentre Fi haabbandonato i lavori.
Luigi Di Maio su Facebook e sul blogdi Grillo ha alzato la voce: «Ricordate la sospensione del vitalizio agli ex parlamentari condannati? Oggi in Ufficio di Presidenza alla Camera abbiamo saputo quanti saranno coloro a cui si applicherà quellanorma. Su 1.543 ex deputati che stanno percependo ingiustamente un vitalizio - anche oltre i 3 mila euro al mese - solo 10 avranno il vitalizio sospeso. Dieci sfigati che non avevano nessun partito a proteggerli, mentre tanti altri condannati - i cui reati non furono sono inseriti nella delibera - sono tutti salvi. Quei 10 mi fanno quasi pena».
CHI HA PIÙ DI 80 ANNI NON È CONTROLLATO. La delibera approvata a maggio, e già duramente criticata dai pentastellati che non votarono, «riguarda solo lo 0,6% di tutti quei politici che con tre giorni in parlamento si sono guadagnati una pensione da sceicco! In questa farsa», ha concluso Di Maio, «ci sono poi 346 ex deputati con più di 80 anni, tra cui potrebbe esserci anche Totò Riina, di cui il dipartimento della Giustizia non sa nulla sui precedenti penali, inquanto in Italia a chi ha più di 80 anni non viene registrato più nulla sui precedenti».
LA REVOCA NON È AUTOMATICA. Ma le critiche non si fermano qui. Il taglio dei vitalizi ai condannati era stato definito una «truffa» anche da Riccardo Fraccaro, M5s in ufficio di Presidenza della Camera, «perché», disse a maggio, «la revoca non sarà automatica. Sarà l’Ufficio di presidenza della Camera, di volta in volta, caso per caso, a decidere. In pratica, tutto resta in mano ai partiti anche per effetto di un compromesso al ribasso frutto di un accordo raggiunto tra la Boldrini e il Pd senza neppure consultare le opposizioni. Saranno in pochissimi a vedersi revocare l’assegno, mentre continueranno a incassarlo, per esempio, tutti i condannati per Tangentopoli».
In secondo luogo poi, stando alla delibera, «le disposizioni non si applicano poi agli assegni e pensioni di reversibilità che spettano ai familiari superstiti laddove l’ex deputato sia deceduto prima dell’entrata in vigore della delibera». Anna Craxi, e non solo, continuerà dunque  a percepire l'assegno di Bettino.
IL RIMBORSO DEI CONTRIBUTI ALL'EX CAV. Ma c'è un altro aspetto che vale la pena di sottolineare. Se lo Stato con questi primi 18 vitalizi tagliati risparmierà circa 810 mila euro l'anno, ne dovrà sborsare oltre 220 mila euro solo per «liquidare» Berlusconi.
Già, perché come ha confermato il senatore leghista Roberto Calderoli a Lettera43.it, a chi viene tagliato il vitalizio si deve corrispondere la restituzione dei contributi versati dalle Camere per tutta la durata della sua attività parlamentare. Al netto, ovviamente, dei vitalizi già percepiti.
Il conto dell'ex Cav lo fece Franco Bechis, ma a maggio. Berlusconi è stato parlamentare 19 anni e 7 mesi, ha ricevuto (al 9 luglio 2015) il vitalizio per 19 mesi. Ha diritto quindi alla restituzione di 219 mensilità di quei contributi versati (1.006,51 euro al mese). In tutto 220.425,69 euro. Lo stesso vale naturalmente per Dell'Utri che ha continuato a percepire la pensione nonostante fosse in carcere.
Per quanto riguarda i deputati, il problema non si dovrebbe porre, 
almeno per ora. Perché, come ha spiegato l'ufficio stampa della Camera, i vitalizi già percepiti superano i contributi versati. In altre parole hanno già preso molto di più di quello che hanno dato. Vitalizi della Casta: continua la presa per i fondelli del popolo italiano
Disgusto. Provo disgusto e non riesconeppure ad essere ironica come fa l'ottimo Di Maio.La Grecia è finita indebitata e strozzataper le spese che non poteva permettersi e noi invece?Noi continuiamo a pagare un fiume di denaro che ci svena a una Casta vergognosa che si è votata privilegi da cui non vuole uscire, usando escamotage pseudo-legali di ogni tipo, quando basta la deliberazione delle Presidenze delle due Camere del Parlamento per eliminare queste elargizioni.Luigi Di Maio l'ha ribadito stamane ad Agorà sulla Terza Rete RAI.Nulla cambia, Renzi o non Renzi. Le resistenze del Potere corrotto lo impediscono. Ma se non vi si pone rimedio il PD alle prossime politiche il mio voto se lo scorda: voterò di nuovo per i 5 Stelle anche se su molte cose sulle loro scelte politiche dissento. Ma la priorità è ridare a questo Paese la fiduciafra le Istituzioni ed il Popolo sano, non quello che campa con le briciole che la Casta gli butta, ma quello che ama questo Paese e vuole restituirgli dignità.NON VOGLIAMO PIU' I PRIVILEGI DI QUESTA CASTA!! Smettetela di prenderci per il c...!Sul quotidiano cartaceo "La Repubblica" del 4 luglio scorso a pag. 15 c'è un articolo a firma Liana Milella che dà una rara bella notizia sulla Casta Ladra:"Da De Lorenzo e Poggiolini 5 Milioni allo Stato"Vi si dice che questi due delinquenti, che tanto hanno rubato allo Stato approfittando delle loro cariche Istituzionali, restituiscono forzosamente parte del maltolto: il 27 maggio 2015 sono stati incamerati nel Bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri 2.775.525 Milioni di euro provenienti dai conti di De Lorenzo! Altri 2.389.044 Milioni di Euro che De Lorenzo deve allo Stato verranno da esecuzioni immobiliari in corso su beni del ladrone siti a Gioia Tauro e Lamezia Terme.Poggiolini deve allo Stato, a noi tutti, 5.164.569 Milioni di euro, e una prima tranche di restituzione di 1.850.581 si otterrà da immobili di sua proprietà!  Pensate a quanto hanno rubato, malversato, il denaro pubblico!E sono solo 2!!!Si deve attuare un esproprio di tutti i beni di tutti coloro che hanno incamerato denaro pubblico attraverso la mala gestione dello stesso.Non l'Italia deve fare bancarotta come la Grecia: loro debbono fare bancarotta!La Giustizia è troppo lenta! De Lorenzo e Poggiolini hanno creato danno già molto tempo fa!Scrive Milella che "la complessità delle procedure" porta codesta lentezza nell'attuazione della ripresa del maltolto: ebbene Renzi dimostri la SUA GUERRA ALLA BUROCRAZIA più volte annunciata! Procedure più veloci per favore!!  

Vitalizi della Casta: continua la presa per i fondelli del popolo italiano

De Lorenzo brinda alla faccia nostra!!


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