Vite passate

Da Galadriel
 La seconda composizione del concorso letterario Vite passate
Senti ancora quel respiro come un rantolo di dolore.
Senti ancora il tuo ansimare per lo sforzo di urlare.
Quante voci visi occulti tra gli anfratti del tuo cuore.

Lei non c'è! Lei ti manca, ti contorci come un serpente che cerca invano la sua preda.
Lo sconforto era di casa, primeggiava dentro te, fino al punto d'essere il tuo re!
Quante vite e dolori sono trascorsi per far si che tu capissi che cercare non bastava...
che bramare non pagava! Quando il fondo del tuo oblio ti toccò, fu allora che lei arrivò.
Con amore mai perduto, mai scordato, ti raccolse e ti ha sfamato, con pazienza ti ha insegnato, con dolcezza rabboccato.
Con grande passione mai tradita ti cullò, accarezzò con le sue dita, per far si tu ricordassi dove l'errore cominciasti. Quanta gioia nel vederti camminare, come un bimbo ansimare e poi passo dopo passo finché un giorno accadrà che il tuo ciel t'accoglierà.