Viticulture

Da Narratore @Narratore74

Creatore: Jamey Stegmaier – Alan Stone
Anno di produzione: 2013
Publisher: Stonemaier Games
N° giocatori: 2-6
Genere: Gestionale
Durata media: 60 minuti
Pagina BBG: Viticulture

Viticulture, come dice il nome stesso, permette ai giocatori di vestire i panni di vinificatori, con la possibilità di gestire la propria azienda vinicola sfruttando tutte le caratteristiche tipiche di quel mercato.
Nato grazie ad un progetto su Kickstarter, si contraddistingue per il delicato equilibrio fra le varie possibilità e per l’eccellente componentistica.

Una panoramica del tabellone. In giallo le azioni estive, in blu quelle invernali…

Ogni turno di gioco è idealmente un anno lavorativo ed è diviso in quattro fasi ben distinte che rappresentano le quattro stagioni.
Le azioni disponibili, ovviamente suddivise in base alla stagione corrente, sono svariate. È possibile offrire tour guidati in cambio di denaro, piantare nuove vigne o costruire strutture nuove e migliori per consentire alla nostra azienda di diversificare i vari prodotti. Il tutto perfettamente bilanciato e stimolante.
Le stagioni, essenzialmente, propongono le diverse fasi della preparazione dei vari vini, con la possibilità di poter pianificare strategie e tattiche che si evolvono di anno in anno.

In primavera si è chiamati a scegliere l’ordine di gioco. I giocatori dovranno, seguendo un ordine prestabilito, decidere in quale posizione giocare per quell’anno. Questa non è una scelta facile e spesso gioca un ruolo fondamentale sullo svolgere della partita. Piazzarsi al primo posto non sempre risulta conveniente alla propria strategia e non è raro che si scelga di ritardare la propria azione in cambio dei benefici che questa scelta comporta.
L’estate è la stagione della semina, in cui avremo la possibilità di ampliare le nostre coltivazioni o costruire strutture adeguate necessarie per poter ottenere vigneti pregiati, miglioramenti o azioni aggiuntive. Sempre in estate è possibile giocare una carta Visitatori, speciali carte che offrono azioni speciali o regalano effetti benefici e proficui.
L’autunno è di transizione. In questa fase i giocatori pescano una carta Visitatori. Questa è l’unica azione disponibile in questa stagione ma non va sottovalutata. Esistono due differenti tipologie di carte Visitatori, ognuna giocabile in una differente stagione (estate o inverno) ed è frequente che l’uso di queste carte faccia la differenza a fine turno.
In inverno, l’esatto opposto dell’estate, possiamo raccogliere l’uva, produrre vini, arruolare nuovi lavoratori per l’anno seguente o preparare uno degli ordini di acquisto, che porteranno nelle nostre tasche denaro e punti vittoria.
Al termine dell’anno, se un giocatore a raggiunto 20 punti vittoria, il gioco termina. Vince chi ha più punti (che non è necessariamente chi ha raggiunto la soglia dei 20, visto che grazie alle ultime azioni è facile rimescolare le carte in tavola).

La plancia in cui creeremo la nostra azienda…

Ma non è tutto.
Grazie all’espansione Arboriculture, presente nella versione Kickstarter del gioco, diventano disponibili aggiunte interessanti alla meccanica di base, quali coltivare pomodori, olive o mele, utili per accrescere il nome della nostra azienda e portare ulteriori guadagni nelle nostre tasche.
Ma i benefici hanno un costo e se la preparazione di gustose bottiglie di pregiato olio d’oliva possono farci progredire verso la vittoria più facilmente, dovremo fare attenzione all’umore dei nostri lavoratori, che dovranno essere pagati a fine anno con vino, olio, passata di pomodoro o cesti di frutta, pena la perdita di punti.

E questa è l’aggiunta Arboriculture…

La magia che sta dietro questo eurogames è la cura con cui tutti i particolari sono stati pensati, e non mi riferisco solo all’aspetto visivo o regolistico del gioco. I creatori stessi si sono concessi un viaggio in Toscana, presso una grossa azienda vinicola, per poter vedere e toccare con mano la realtà dietro questo mondo e poterla così riportare sulle nostre tavole con l’aspetto di un gioco divertente, coinvolgente e mai scontato.
Tutto è perfettamente equilibrato, dalla piantagione, alla raccolta dell’uva e alla conseguente preparazione del vino.
Così come i componenti, di ottima fattura e perfetti sotto tutti i punti di vista. Segnalini di legno colorati per ogni giocatore, carte rifinite e durature, un tabellone solido e ben strutturato. Anche la scatola stessa gode di una robustezza non tipica per questo genere di giochi.

Il gioco, in tutto il suo splendore

Insomma, esistono migliaia di boardgames al mondo, molti dei quali validissimi, e trovare in un prodotto di esordio (perché ricordo che questo è il primo gioco prodotto dalla Stonemaier Games) che riesce a raggiungere certi livelli, non può che far piacere a chiunque si metta attorno ad un tavolo, magari con un bel bicchiere di vino, e si trovi ad ammirare una perfezione tale.
Un esempio di come dovrebbero essere costruiti i giochi e di come, nel futuro, il mercato di questi cambierà e migliorerà.


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