Nata a New York, vive nel sud dell’Arizona con suo figlio, i cani, ei suoi cavalli da reining. Brenda si divide tra le sue passioni, scrivere potenti storie d’amore e la sua passione dei suoi cavalli.
Purtroppo solo una minima parte dei suoi romanzi sono stati tradotti e pubblicati in italiano.
Sito: www.brendajoyce.com
Francesca Cahill Deadly Serie
- Deadly Love, 2001
- Deadly Pleasure, 2002
- Deadly Affairs, 2002
- Deadly Desire, 2002
- Deadly Caress, 2003
- Deadly Promise, 2004
- Deadly Illusions, 2005
- Deadly Kisses, 2006
- Deadly Vows, 2011
Autore: Brenda Joyce (Traduttore: B. Piccioli)
Serie: Serie Francesca Cahill, vol. 7
Edito da: Harlequin/Mondadori
Prezzo: 9,90 €
Genere: Letteratura straniera, storico
Pagine: 415 p.
Voto:
Trama: New York, 1902. Francesca Cahill ai tè con le dame dell’alta società newyorkese preferisce combattere il crimine. Il suo talento di investigatrice privata la porta a indagare su alcune cruente aggressioni, avvenute nei bassifondi della metropoli a danno di giovani donne. Le prime due vittime sono sopravvissute, mentre per la terza si tratta di omicidio. Sembra proprio che per le strade di New York si aggiri un serial killer e Francesca non si darà per vinta finché non lo avrà fermato. Sembra che l’unica pista da seguire non porti a niente. Che cosa hanno in comune le vittime, oltre a essere giovani e irlandesi? Il tempo stringe, la paura ormai dilaga per le strade del quartiere. C’è un pazzo da catturare.
Recensione
by Annad78
“Nei bassifondi di New York, tra segreti inconfessabili e passioni proibite, si cela un killer spietato. E solo lei può trovarlo.”
In Vittime del peccato della Joyce, che ha come protagonista Francesca Cahill, giovane aristocratica con la passione per l’investigazione, il lettore viene intrappolato con avventure che lasciano con il fiato sospeso e tanta curiosità.
Curiosità di scoprire l’identità dell’efferato omicida soprannominato “il Coltello” per il suo modus operandi e che sconvolge la vita di un gruppo di donne di New York nei primi anni del 1900.
Pur dedicando maggiore spazio ai protagonisti principali, l’autrice articola il suo romanzo inserendo vari intrecci.
La trama si concentra infatti sulle indagini di Francesca per scoprire l’assassino, ma queste coinvolgono e si intersecano con più personaggi che con le loro vicende completano la storia.
Incontriamo personaggi e storie già avviate nel racconto complessivo, infatti questo è il settimo libro di una saga molto lunga, ma è finora il primo pubblicato con Mondadori.
Personalmente, non condivido questa scelta editoriale: se vuoi pubblicare una saga dovresti a mio parere iniziare a pubblicarla dal primo libro.
Come se la Lain avesse pubblicato la saga della Mayer dal terzo libro. Sì, ti arrangi e capisci la trama, ma non sarebbe più bello conoscere tutta la storia?
“Francesca non ebbe bisogno di voltarsi per sapere chi fosse arrivato. Si rese conto conto di essersi improvvisamente irrigidita. Lui era bello e pieno di carisma. Un tempo lei lo aveva considerato l’uomo più affascinante del pianeta… Ma quel periodo sembrava appartenere ad un’altra vita.”
Ad esempio, in questo caso, sapere come è iniziata e poi finita la storia tra Francesca e Rick Bragg, ispettore di polizia, suo amore passato e forse mai dimenticato, che l’affianca nelle indagini e niente meno che fratellastro del suo fidanzato. E come è sbocciato l’amore tra la protagonista e l’affascinate Calder Hart. A proposito: adoro l’alchimia tra Francesca e Calder, si amano ma hanno paura di dichiarare i loro sentimenti, temono che confessare la verità li porterà sicuramente ad avere il cuore spezzato.
La Joyce sa creare dei protagonisti maschili che tutte noi vorremo incontrare: belli, affascinanti, seducenti, cupi quel tanto che basta, ma che quando amano vorresti essere la protagonista del libro! E così è Calder , innamorato di Francesca fino a volerla sposare, mettendo fine alla sua vita di dissolutezze, tiene a freno i suoi bisogni da ex libertino pur di far capire al padre della protagonista che con lei è tutto diverso.
Una storia che ti lascia con il fiato sospeso, con un buon ritmo nello svolgimento delle azioni, ti fa tentare di indovinare il nome dell’assassino più volte.
Mi è piaciuta molto l’ambientazione della storia, una miscela tra quartieri eleganti e quartieri al limite, con descrizioni ben fatte delle atmosfere delle città.
Una Brenda Joyce come in questa serie non l’avevo ancora mai letta, ero abituata alla sue serie Master of time, o alla saga dei de Warren, ma in questo poliziesco mi è piaciuta molto.
Un romanzo che mi ha lasciato con il fiato sospeso fino all’ultima pagina e con una gran voglia di poter leggere gli altri capitoli che completano la serie, magari partendo dal primo libro!